
Le vendite di Richemont sono aumentate del 10%
Sono i primi segni di ripresa della crisi del lusso o si tratta solo di un abbaglio?
23 Gennaio 2025
Le vendite di Richemont, gruppo del lusso francese a capo di brand di gioielleria come Cartier e Van Cleef & Arpels, sono aumentate del 10% durante le vacanze natalizie. Se da un lato c'era da aspettarsi un aumento di interesse per i gioielli sotto le feste, dall'altro il balzo a doppia cifra del gruppo lascia stupito il mercato del lusso, che nel corso del 2024 ha subito grosse perdite. Dopo un calo generale della domanda per prodotti di alto profilo, il nuovo report di Richemont offre un segnale positivo per tutte le maison di moda, che possono cominciare a tirare un sospiro di sollievo. Secondo i dati rilasciati dal gruppo francese giovedì, 16 gennaio, le previsioni indicavano una crescita di meno dell'1% durante il mese di dicembre, ma i consumatori americani ed europei hanno sorprendentemente spinto l'acceleratore sugli acquisti. Tra gli articoli preferiti non ci sono gli orologi, riporta Richemont, ma la gioielleria di lusso. In Cina, regione critica per tutto il settore, le vendite del gruppo nell'ultimo trimestre del 2024 sono calate del 18%.
I risultati ottenuti da Richemont durante il periodo delle feste hanno giovato all'azienda, che dopo aver comunicato l'aumento delle vendite ha riportato un aumento dello share del 18%. Dato che il mercato dei gioielli segue una traiettoria leggermente diversa dagli altri articoli di lusso, non è detto che lo stesso lieto fine tocchi anche a gruppi come LVMH e Kering; ad ogni modo, a Parigi, nel mese di dicembre LVMH ha riportato aumenti delle vendite del 8,6% a Parigi, Hermès International del 6%. Per scoprire i risultati dell'ultimo trimestre del 2024 bisognerà attendere date future: il 28 gennaio per LVMH e il 10 febbraio per Kering. Nel frattempo, il brand di ultra-lusso Brunello Cucinelli ha già condiviso le proprie vittorie, riportando una crescita record durante tutto l'arco del 2024, con una crescita del 12,2% rispetto agli 1,14 miliardi guadagnati l'anno precedente. Cucinelli prevede una crescita del 10% costante nei prossimi due anni e di riuscire a raddoppiare il turnover entro il 2030. Come Richemont, il brand italiano dimostra che anche durante le peggiori tempeste ci sono navi che riescono a stare a galla.