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Fendi inaugura una nuova fabbrica da 50 milioni in Toscana

Si chiama “Fendi Factory”, sarà sostenibile e creerà 700 nuovi posti di lavoro

Fendi inaugura una nuova fabbrica da 50 milioni in Toscana Si chiama “Fendi Factory”, sarà sostenibile e creerà 700 nuovi posti di lavoro

Ieri, Fendi ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo per le sue collezioni di pelletteria a Capannuccia, a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze. La struttura ospita già 125 dipendenti, che diventeranno 400 nei prossimi mesi e arriveranno fino a 700 nei prossimi tre anni. L’intera Fendi Factory ha recuperato gli immensi ruderi dell’ex-fornace Brunelleschi, riqualificando l’intera area, e sviluppandosi anche all’interno della collina adiacente, confondendosi con essa grazie ai tetti quasi del tutto ricoperti da alberi e pannelli solari. Sotto terra, i laboratori di produzione veri e propri sono illuminati da grandi finestre a pozzo mentre gran parte dell’edificio è costruito con finestre trasparenti che rendono visibile il panorama circostante. Tutto l'edificio è stato progettato dallo studio milanese Piuarch. Inoltre, intorno all’edificio si sviluppa un uliveto da 700 alberi che produrrà 900 litri di olio l’anno mentre al suo interno si troverà anche una scuola per addestrare gli artigiani del cuoio.

L’investimento di LVMH nella struttura è il più alto mai affrontato dal conglomerato del lusso per una singola location italiana e ammonta a una cifra di 50 milioni di euro. Al taglio del nastro di ieri, oltre alla direttrice creativa Silvia Venturini Fendi, si trovava anche Antoine Arnault, CEO di Berluti, presidente di Loro Piana oltre che direttore delle comunicazioni di LVMH; il CEO di Fendi, Serge Brunschwig, il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessora del Comune di Firenze Sara Funaro e il il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini che ha definito la nuova Fendi Factory «un motore per l’economia e l’occupazione del territorio, nel rispetto del bellissimo paesaggio circostante, in un luogo che fino a poco tempo fa costituiva un problema ambientale, abbandonato e in balìa delle occupazioni».