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Perché non dovremmo sottovalutare le infradito

Da massimo esempio dell'antiestetico e presenza fissa nelle passerelle delle Fashion Week

Perché non dovremmo sottovalutare le infradito Da massimo esempio dell'antiestetico e presenza fissa nelle passerelle delle Fashion Week
MSGM SS22
Blumarine SS22
Etro SS23
Coperni SS22
Burberry Resort 22

Più divisive delle sopracciglia ad ali di gabbiano o della decolorazione fai da te, più cruciali del revival Y2K, sono le infradito. E, nel mentre eravamo presi dall’insorgere di  trend vari, hanno iniziato ad affollare quasi inavvertitamente feed e magazine. Passerelle incluse: The Row le ha proposte in pelle e camoscio, Jacquemus e Coperni con zeppa, mentre Dries van Noten persino in velluto. Gli editor di moda le guardano sospetti: può mai un retaggio del lato oscuro Y2K - ci sarà un girone infernale per quelli che le hanno abbinate a pantaloni della tuta wide e abbronzatura finta  - superare persino le crocs in fatto di ugly coolness? 

Accantonate per un po’ dai sandali con cinturino o le mules, le avevamo quasi dimenticate. Fino a quando Bella Hadid, Kendall Jenner e Dua Lipa hanno deciso che le infradito dovessero tornare improvvisamente cool. In quel colorato patchwork estetico fatto di forme esagerate e un kitsch confinante il camp, la leggerezza delle infradito è diventata un’ulteriore forma di recupero caduto nel vortice della riscoperta Y2K. Lindsay Lohan, Paris Hilton con minigonne e sottilissime infradito col tacco, così come Marissa Cooper nei suoi repentini cambi d’umore, hanno tutte conferito una strana forma di autorevolezza alle flip flop. L’anno della disfatta è però il 2018, nel momento in cui Mary-Kate e Ashely Olsen sono finite in copertina su WSJ Magazine - la notizia era che le due gemelle debuttassero nel menswear con il loro brand The Row - con indosso una semplice uniforme basic condita da un paio d’infradito. C’erano le Triple S di Balenciaga, la collaborazione tra Balenciaga e Crocs e uno streetwear in fermento che di sneaker ne produceva a quantità smisurata.

Coperni SS22
Etro SS23
Blumarine SS22
Burberry Resort 22
MSGM SS22
 

Eppure, l’idea d’indossare delle infradito ha del radicale: lungi dall’essere una calzatura sobria, in realtà si caratterizza per la scelta estrema di mettere in mostra tutto. Radicalizzazione che, da quell’anno, si è materializzata in infradito dal design sperimentale promossa da collaborazioni come Fenty x Puma o da brand come Dsquared2. La riscoperta delle infradito è andata a sovrapporsi infatti con la crisi interna al mercato dello streetwear: dopo una stagione di empowerment delle sneaker in generale, i trend hanno iniziato a spostarsi su modelli platform e ibridi - basti guardare il successo recente delle platform shoes di Versace o di Valentino - che hanno decretato il successo di una componente ludica che non può più essere ridotta a trash. Volumi esagerati abbinati a vestiti tie and dye, maxi platform con crop top e un’attitude chunky sono diventati i capisaldi estetici di un immaginario che non può fare a meno di vivisezionare tutti i tasselli alla base del Y2K.