Vedi tutti

Cosa racconta l’immagine di Paloma Elsesser in quel look Miu Miu

Come cambia la percezione dell’outfit più desiderato della stagione se indossato da una modella plus-size

Cosa racconta l’immagine di Paloma Elsesser in quel look Miu Miu  Come cambia la percezione dell’outfit più desiderato della stagione se indossato da una modella plus-size

Tra red carpet, servizi fotografici e Fashion Week possiamo affermare con tranquillità che il look di stagione è il famoso completo Miu Miu, in tutte le sue declinazioni, composto principalmente da una micro gonna a pieghe a vita bassa e un maglioncino cropped, che rivoluziona l’estetica preppy portandola verso lande più sensuali. Un outfit visto e rivisto, dunque, eppure quando ieri è stata svelata la copertina del nuovo numero di i-D intitolato Out of Body, che ritrae la modella plus-size Paloma Elsesser in quel look, l’immagine è diventata virale. A prima vista si tratterebbe di un’ottima notizia, di una vera vittoria, un’immagine che resterà storica. E in parte è così: ad oggi quel look era stato l’esempio più lampante del ritorno all’immaginario Y2K e con esso ad un ideale di corpo femminile tutt’altro che inclusivo, con cui il movimento della body positivity è ancora oggi costretto a scontrarsi nell’industria della moda. Con la sfilata SS22 Miu Miu aveva fatto intendere che ciò che portava in passerella non erano dei look, ma dei corpi, e che gli abiti erano solo un accessorio ad un canone di bellezza caratterizzato da addominali scolpiti, gambe magre e seno piccolo.

Quel look già così famoso era nato per accompagnare le pance piatte di Emily Ratajkowski, Hailey Bieber, Zendaya e Nicole Kidman, e sembrerà già una piccola rivoluzione vedere sotto quelle camicie striminzite il seno prosperoso di Lara Stone. Ecco che indosso a Paloma Elsesser cambia tutto, per forza di cose.

Nell’intervista che accompagna il servizio, Elsesser racconta della sensazione di essersi sentita usata dall’industria della moda, e in effetti la modella americana è stata per lungo tempo (e spesso ancora oggi) l’unica indossatrice plus-size in passerella o in campagne pubblicitarie. Ma in questo caso chi ha usato chi? Paloma, che cerca di allargare ulteriormente la riflessione sulla body positivity, o meglio, sulla rappresentazione di corpi “diversi”, o Miu Miu, che con una sapiente mossa di PR cerca di redimersi dalle accuse di aver contribuito alla diffusione di un ideale di fisicità irraggiungibile? 

Per molti versi la foto di Paloma in Miu Miu è stata un reality check, un mezzo per abbattere il muro invalicabile tra mondo della moda e realtà, e portare il look dalla passerella alla vita vera, su corpi veri. Vedere quello scatto ha fatto immaginare molti in quel look, cosa fino ad ora impensabile, ha fatto sì che moltissime persone si immedesimassero, si rivedessero in quell’immagine, e questo era senz’altro un obiettivo dello shooting. Come ha sottolineato @oldloserinbrooklyn su TikTok, la copertina di i-D traccia una demarcazione netta tra corpi e rappresentazione. Paloma in Miu Miu prova che è possibile, che anche una donna oltre la taglia 40 può indossare un look del genere, perfino in cover.  È ancora presto per prevedere quali effetti sortirà questa copertina nel lungo periodo, se cambierà qualcosa o se resterà una goccia nel mare, un’idea utopica mai davvero metabolizzata e messa in pratica da chi ha il potere di imporre nuovi canoni estetici. Di certo ha un sapore dolce-amaro, di grande freschezza ma quasi di rassegnazione, di una certa stanchezza mentale, la stessa che ha ammesso di provare Elsesser, dopo anni a parlare di corpi, con gli stessi volti, con le stesse voci e le stesse accuse, incontrando sempre troppa resistenza dall’altra parte.