Miu Miu presenta "30 Blizzards.” di Helen Marten a Art Basel Paris Un'esplorazione multidisciplinare delle fasi della vita
Durante la preview stampa di ieri al Palais d'Iéna, Miu Miu ha svelato la sua ultima iniziativa culturale come partner principale del Public Program di Art Basel Paris: il progetto immersivo "30 Blizzards." concepito dall'artista britannica Helen Marten. Questa ambiziosa impresa, sviluppata su invito di Miuccia Prada e del team di Miu Miu, rappresenta una fusione significativa tra arte contemporanea e moda, ambientata nella grandiosità architettonica del Palais d'Iéna, sede del Consiglio Economico, Sociale e Ambientale francese. L'esposizione apre al pubblico domani, 22 ottobre, con ingresso gratuito fino al 26 ottobre.
Marten, artista vincitrice del Turner Prize nota per le sue opere intricate e stratificate che indagano le intersezioni tra linguaggio, oggetto e narrazione, amplia qui la sua pratica in territori inesplorati. "30 Blizzards." segna il suo primo approccio alla performance, insieme al regista teatrale e d'opera Fabio Cherstich, e la compositrice Beatrice Dillon. Il risultato è un'installazione multi-livello che si dispiega attraverso scultura, pittura, disegno, video, scrittura e performance.
Al suo nucleo, il progetto è ancorato alla geometria rigida della sala ipostila, dove cinque sculture si pongono in contrapposizione a cinque video corrispondenti. Ogni coppia evoca una fase distinta dell'esistenza umana, tracciando una cronologia dall'infanzia alla vecchiaia. I video offrono cinque monologhi che punteggiano il libretto più ampio e fluido della performance. Le sculture, poi, interagiscono con le forme proiettate dei video, creando un dialogo tra espressione statica e dinamica. Questo interplay invita alla contemplazione della temporalità, dell'identità e dei drammi silenziosi dell'evoluzione personale.
Il titolo "30 Blizzards." allude a trenta personalità distinte incarnate da trenta performer, ognuna definita da un clima emotivo individuale, una "temperatura" metaforica che governa la loro presenza. Queste figure attraversano lo spazio alternando canto e parola parlata, le loro interazioni tessono un arazzo di storie frammentate. La performance trasforma la sala in un tableau vivente, dove i visitatori diventano partecipanti involontari in un rituale di introspezione condivisa. L'approccio di Marten rifiuta la narrazione lineare in favore di una risonanza associativa.
A complemento dell'installazione, Miu Miu ha curato due discussioni di panel sotto l'insegna "Pleasure Image, Pleasure Text", programmate per il 22 ottobre nella camera parlamentare del Palais d'Iéna. Supervisionate da Marten, queste conversazioni riuniscono scrittori e pensatori per interrogare il linguaggio come strumento di resistenza e generatore di interpretazioni innovative. I partecipanti indagheranno la capacità della scrittura di sfidare strutture di potere consolidate e vincoli categorici, impiegando critica politica, insight psicologico, metafora e traduzione. Tutti dialoghi che posizionano il recupero linguistico come via per una rinnovata agenzia e libertà immaginativa.