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Le vetrine d’artista di Amish firmate da Pietro Terzini

Il brand italiano chiama a raccolta la sua community nelle principali boutique italiane

Le vetrine d’artista di Amish firmate da Pietro Terzini Il brand italiano chiama a raccolta la sua community nelle principali boutique italiane

«Love from you could vanish, but not the one from my gang of Amish». Così recitano le vetrine de Al Duca D’Aosta di Mestre e Treviso; di Lungolivigno a Livigno, di Tessabit a Como e di Playground a Firenze – tutte storiche boutique multibrand italiane che quest’anno hanno dedicato una delle proprie vetrine a Amish, brand italiano parte del gruppo fiorentino Sevenbell, i cui scanzonati capi Hippie Rock sono apparsi di recente negli street style della Paris Fashion Week. Un’estetica che si rispecchia nelle installazioni visive create per il brand da Pietro Terzini, visual artist multidisciplinare con base a Milano che racconta il mondo della moda e dell’amore secondo la generazione Millennial tramite l’uso ironico del lettering, della street art e della manipolazione digitale. 

Le installazioni di Terzini per Amish vanno a inserirsi in quel trend che, specialmente dopo il lockdown, ha visto crescere in parallelo da un lato la necessità di rendere sempre più originale e personalizzata l’esperienza retail e dall’altro l’esigenza di creare un dialogo sempre più stretto tra un brand e la sua community.

Costruire quest’ultima è diventato sempre più importante negli ultimi mesi, tanto che Forbes la ha definita «un elemento cruciale nel successo di un’azienda». I brand come Amish, che mantiene il suo spirito indie pur facendo parte di una piattaforma storica come il Sevenbell Group, godono di un vantaggio ulteriore in quanto la loro community sviluppate organicamente sono ancora più strette di quelle che i brand mainstream possono avere.

La libertà di espressione, la curiosità verso il mondo e l’approccio open-minded alla base dei valori di Amish trovano dunque una rappresentazione ideale nei lettering scanzonati di Pietro Terzini, le cui opere sintetizzano in forma di slogan disegnato a mano l’estetica di Amish che con totale libertà guarda insieme al passato e al presente, con una particolare enfasi sul denim – capo simbolo delle subculture giovanili che è sempre presente nelle collezioni del brand.