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Balenciaga è stato accusato di aver plagiato il lavoro di una studentessa

L’artista Tra My Nguyen è stata contattata e poi ghostata dal brand dopo l’invio del suo portfolio

Balenciaga è stato accusato di aver plagiato il lavoro di una studentessa  L’artista Tra My Nguyen è stata contattata e poi ghostata dal brand dopo l’invio del suo portfolio

Due giorni fa, Balenciaga ha postato sul proprio account la fotografia di una motocicletta interamente ricoperta da vestiti – una foto da 54.200 like. Ma il brand è stato subito accusato di plagio da Diet Prada e dall’artista interessata, la vietnamita Tra My Nguyen, che, poco più di un anno fa, per il suo progetto di Master all’Universität der Künste di Berlino aveva esplorato la cultura del biking femminile vietnamita – un progetto con un profondo elemento personale perché la madre dell’artista aveva venduto la propria motocicletta per permettersi il viaggio in Germania.

Il progetto consisteva in un collage di abiti drappeggiato su una motocicletta come una scultura indossabile. Un mese dopo una creative development strategist di Balenciaga contattò Nguyen chiedendole il suo portfolio per ben due volte. Ma dopo averlo ottenuto, la donna scomparve nel nulla e Balenciaga non ricontattò più Nguyen. La questione sembrava chiusa fino a quando la stessa artista non ha visto il post di due giorni fa – identico del suo progetto artistico, solo con degli abiti firmati Balenciaga. 

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@balenciaga is known to turn out some of the most innovative runway presentations of the last few years and their sculptural silhouettes honor the house’s legacy while expanding upon it. Unfortunately, a lot of this mastery seems lost in translation between departments. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ In June 2019, artist Tra My Nguyen ( @tra.my1 ) , then a student at Berlin University of the Arts, explored Vietnam's female motorbike culture for her master’s project. Drawing inspiration from her own family history wherein her mother sold her bike in order to immigrate to Germany, she collaged and wrapped clothing over motorbikes to create “wearable sculptures.” ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ The next month, a “recruiter” from Balenciaga attended a master’s presentation and requested Nguyen's portfolio. Already in hand, she followed up again in October with a request for photos of her current collection. The Balenciaga creative development strategist, whose position was verified through LinkedIn, told Nguyen they were looking for interns. After sending her portfolio with multiple process images, she never received a reply. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Now, Balenciaga’s Instagram feed shows a near identical image to Nguyen’s sculpture, but wrapped in Balenciaga clothing. Even the backdrop and angle of the photograph is uncannily similar, though the caption made no mention of the inspiration or credit to Nguyen. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ As the creative director of Balenciaga, Demna Gvasalia knows full well the power a luxury brand has to elevate the work of independent creatives. For his inaugural Balenciaga SS17 menswear collection, he tapped British menswear designer Martine Rose to consult. Rose, then a relative outsider who founded her label a decade prior, was encouraged by Gvasalia to publicize their partnership, which elevated her profile and was pivotal in growing her namesake business. But too often, brands choose the easier route of copying, while unwittingly leaving a trail of receipts. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ In Nguyen’s Instagram post, she implored Balenciaga about their post. “What is your inspiration? Why are you even draping garments over a motorbike? What do you want to tell us with this pic!,” she said. “I am not your moodboard!”

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Come lo stesso commento di Diet Prada fa notare, poi, Demna Gvasalia sa bene quanto un heritage luxury brand possa essere un trampolino di lancio essenziale per un creativo emergente. Per la sua collezione SS17, infatti, Gvasalia chiese a Martine Rose di collaborare con lui e fornire un consulto per lo show, una partnership che venne pubblicizzata e che, col senno di poi, ha fornito a Rose la piattaforma perfetta per costruire la sua reputazione nel mondo del fashion design. Alla stessa maniera, per esempio, Kim Jones aveva dato enorme visibilità a Yoon Ahn e al suo brand Ambush assumendola come jewelery designer di Dior. Balenciaga, comunque, sembra voler ignorare la controversia: non solo non è stata rilasciata alcuna dichiarazione, ma la foto incriminata è ancora visibile sul suo account – foto sotto la quale in queste ore si stanno raccogliendo sempre più numerosi i commenti che denunciano l’appropriazione del lavoro di Nguyen.

Alla questione del plagio e dell’inganno (nella mail pubblicata da Diet Prada, la recruiter ventilava la possibilità di una internship), si aggiunge pure quella dell’appropriazione culturale. Il progetto originale di Nguyen infatti era legato non solo alla storia familiare dell’artista ma al più largo fenomeno della biking femminile in Vietnam. L’artista non si è risparmiata nel denunciare Balenciaga, rivolgendo al brand parole molto dure tramite un lungo post su Instagram:

«Si tratta di un processo artistico, non di una qualunque estetica su cui speculare […] L’idea era quella di decostruire un tipo di streetstyle emergente in Vietnam chiamato Street Ninja. […] Il progetto suggerisce un modo per reimmaginare le  motocicliste vietnamite come protagoniste andando contro la discriminazione che sperimentano. Qual è la vostra ispirazione? Perché state avvolgendo una moto di vestiti? […] Io non sono il vostro moodboard».