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Focus on : Miu Miu Spring 2011

Focus on : Miu Miu Spring 2011

La prima cosa che ho pensato ammirando la collezione Miu Miu Spring 2011 è come cambia la moda. Come si rinnova, si trasforma, si declina in nuovi linguaggi sempre diversi, che però mantengono un filo invisibile e sottile con l’altro, il passato.

Nel caso di Miu Miu sembrano essere saltate un paio di generazioni. Non so se in avanti o all’indietro, fatto sta che dalle “neoromantiche” rondini pop che si mescolavano a gatti sornioni, costruendo il look di una lolita metropolitana che conservava la sua lunga treccia per ricordare agli altri di essere una “bambina”, siamo passati a un’atmosfera più pulp, più intensa, fatti di colori sgargianti e giubbini grossi da pugile della passerella.

Su un pavimento laccato di rosso, al ritmo incalzante di una colonna sonora che riprende quella del programma americano “America Idol”, ecco sfilare le modelle.
Portano abiti dai colori acidi, forti e luminosi, che in parte contrastano con il buio della sala, cui Miuccia ci ha “inviato” a partecipare.
Modelle che sembrano protagoniste di un fumetto, indossano vestiti dalle stampe pop, stelle enormi, cigni stilizzati e fiori di loto che si uniscono a tessuti sgargianti e per nulla silenziosi.

Si delinea così la nuova donna di Miuccia: una “starlette” che usa i linguaggi televisivi, a volte trash a volte forti e pungenti, per ottenere la sua popolarità. E combattiva, si ricopre di giubbini “rock” che la rendono pronta allo scontro.

Non è finita qua, però. Mentre cammina a passo deciso verso il suo futuro di “wanna be famous”, infatti, quell’allure da disco si trasforma nuovamente. E tra le stampe e i tessuti lucidi dall’aspetto artificiale, le giacche boxy in pelle oro o argento, rintracciamo un sapore vagamente retrò. Se in televisione c’è questo mito dell’esporsi, del mettere in mostra la propria “mercanzia” attraverso maniere e abiti esplicitamente provocanti, Miuccia nuovamente rompe gli schemi e detta nuove regole.

La sua donna vuole sì farsi notare, vincere la sfida, ma lo fa in maniera più implicitamente seducente e meno urlata. Usa modelli dal taglio anni venti, orli che arrivano al ginocchio e non svelano molto, pettinature raccolte in chignon scomposti, tres chic. Un bon-ton sovversivo, insomma, come l’ha definito Vogue.it, che usa stampe fiorate optical, miscugli di colori e applicazioni a contrasto.

Al front row, infine, ragazze che in parte ce l’hanno fatta a ritagliarsi il loro piccolo angolo di paradiso: da Rihanna a Dakota Fanning a Mia Wasikowska.

Noi come loro? Forse.
In questa collezione Miuccia sembra aver ripreso le parole di Andy Warhol: “Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti” e ha costruito un’intera linea per incoraggiarci e ricordarcelo.

Grazie mille!