Vedi tutti

Intervista a Giancarlo Grossi

Founder e direttore creativo del brand italiano Metal Gienchi

Intervista a Giancarlo Grossi Founder e direttore creativo del brand italiano Metal Gienchi

Giancarlo Grossi è tante cose: direttore creativo per un marchio che ha fondato e che poi ha venduto per trasferirsi in Africa, ma sopratutto una personalità estremamente eclettica. La sua passione per la creazione plastica inizia a svilupparsi già da bambino, ispirato dalla realtà industriale intorno a lui e arrivando, quasi per caso, a realizzare le sue prime silhouette in cui elementi metallici e design minimale si fondono e creano il brand di scarpe Gienchi, trasformato nel 2014 in Metal Gienchi.

Lo abbiamo contattato per scoprire non solo chi è Giancarlo Grossi, ma anche cosa si cela dietro il brand italiano Metal Gienchi, che dal 2006 fonde in maniera unica qualità, eleganza ed estetica industriale. 

 

#1 La tua carriera come designer è iniziata customizzando Converse con borchie e slavature vendendo poi i tuoi modelli su MySpace: parlaci di quel periodo. Cosa ti ha spinto a realizzare questi primi modelli?

A muovermi era quella leggerezza che ti spinge quando fai una cosa che ti piace veramente e in cui credi, ti viene naturale! È la cosa più bella della terra e non ti fa pensare a nulla.

#2 Parlaci del percorso creativo e personale che ti ha portato a sviluppare il tuo brand: Gienchi. Quali erano le ispirazioni dietro quelle prime creazioni? Quanto di quello spirito rivive ancora oggi in Metal Gienchi?

All’epoca venivo ispirato da tutto quello che mi circondava, sin da bambino ho vissuto vicino a queste fabbriche immense, e le ho avute davanti agli occhi fin dal primo giorno della mia vita. Dunque è da lì che proviene l’ispirazione per l’estetica dei miei primi “modelli”.  Dopo poco tempo, diverse persone hanno iniziato a richiedermeli anche per loro così ho deciso di registrare il marchio e iniziare la vendita.
L’estetica è stata sempre la stessa fin da quando all’interno della società non sono entrate anche altre persone. Non sono portato per il lavoro di squadra così ho venduto mantenendo comunque la posizione di direttore creativo. Ho firmato un contratto di cinque anni e ho iniziato a dedicarmi a me stesso e ai miei obiettivi e mi sono trasferito in Africa dove vivo ormai da due anni. Lì produco altalene con materiali di recupero per i bambini della Costa d’Avorio e della Namibia.

 

#3 Quanto c'è di te in Metal Gienchi? Cosa ci racconta il brand del suo fondatore?

Oggi, di me è rimasto pochissimo nel brand anche perchè i miei veri pensieri non si incastrano più con la moda contemporanea ma, insieme alle persone che ora sono proprietarie del marchio, stiamo lavorando per dare una nuova vita a Metal Gienchi e re-infondere nel brand quell'estetica che lo ha animato fin dal 2012. 

 

#4 Qual'è la differenza tra lavorare nella Milano di oggi e in quella degli anni '90? 

Beh, negli anni ‘90 non sapevo nulla della moda e dei suoi meccanismo ma, per quanto riguarda Milano, è stata importante nei miei inizi e mi ha sempre garantito molta libertà. Di sicuro è stata una culla lussuosa per la moda mondiale.

#5 Col passare del tempo, il design del brand si è evoluto in silhouette sempre più contemporanee ma le borchie rimangono un elemento caratteristico e fisso nelle tue creazioni. Cosa ti affascina così tanto di questo elemento?

Le scarpe con le borchie, oltre ad essere state il mio primo vero prodotto, sono come delle figlie per me e rimarranno un punto fermo nella mia estetica, anche se un giorno non saranno più richieste. 

#6 Qual'è stato il passo più difficile nel passare da Gienchi a Metal Gienchi?

A dir la verità, non c’è stata nessuna difficoltà, una semplice conseguenza della vendita del brand. Il marchio ne ha solo guadagnato, Metal Gienchi è molto più immediato su chi siamo e cosa facciamo.

 

#7 Parlaci dei tuoi progetti per il futuro: dove ci porterà Giancarlo Grossi nei prossimi anni? 

Come ti dicevo, qualche anno fa ho fatto la scelta di allontanarmi dalla società moderna per un periodo per poter tornare a ragionare solo con la mia testa, per riflettere. Mi piacerebbe un giorno portarvi nella mia Africa e mostrarvi come ognuno di noi è in realtà in grado di creare qualcosa di unico e personale, prima per se stesso e solo poi, per gli altri.

 All the images featured are realized by Gienchi.