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Graffiti Mecca 5 Pointz

(Un)Whited Sepulchre

Graffiti Mecca 5 Pointz (Un)Whited Sepulchre

Nella notte fra il 18 e il 19 novembre "5 Pointz" è stato imbiancato. 

Vani i tentativi di strappare la mecca dei graffiti, com'era chiamato il complesso industriale di Long Island City, al suo destino; inutili le manifestazioni e inutile anche il messaggio di Banksy che, sul suo sito, chiedeva di salvare l'edificio dalla demolizione.

Entro fine anno "5 Pointz" verrà abbattuto per volere dei proprietari (i fratelli Jeff e David Wolkoff) e al suo posto si staglieranno due sicuramente indispensabili grattacieli da 1300 appartamenti.

Fondato nel 1993 da Jonathan Cohen (aka Meres) "5 Pointz" era molto più di una "galleria", molto più di un museo vivente; quel collage di graffiti era diventato un punto di riferimento internazionale per i più grandi street artist, oltre a essere uno storico ritrovo per i writers della City. Il "genocidio dell'arte di strada" è stato immortalato e ampiamente diffuso worldwide; noi non vogliamo mostrarvi il sepolcro imbiancato, quanto piuttosto raccontarvi come "5 Pointz" era e come non sarà più.

Vogliamo comunicare l'arte con l'arte, ricordandovi e ricordandoci di quei 200.000 metri quadrati di pareti affollate di scritte e disegni. Non lo facciamo con le parole ma con gli scatti, quelli di Paolo Massimo Testa, fotografo bergamasco trapiantato a NYC che nel suo progetto "5POINTZ"  sceglie di mettere a lutto le immagini pubblicandole in black&white.