
[Àd-di-son Rae] sost. propr. Cantante statunitense, celebre per contenuti su piattaforme social e divenuta figura rappresentativa della cultura pop digitale contemporanea.
[Bàd Bùn-ny] sost. propr. Cantante e autore portoricano, esponente di rilievo della musica urban latinoamericana, in particolare reggaeton e latin trap.
[Chat–GPT] sost. propr. Modello linguistico di intelligenza artificiale capace di generare testi e rispondere in linguaggio naturale, utilizzato in ambito professionale e quotidiano.
[De-bùts] sost. ingl. pl. Esordi; prime apparizioni pubbliche o professionali, spec. nel campo della moda, dello spettacolo o della musica.
[Èight-ies] sost. ingl. Gli anni Ottanta del Novecento; periodo connotato da forte espansione culturale, estetica vistosa e sperimentazione pop.
[Fràg-ran-ces] sost. ingl. pl. Fragranze; composizioni aromatiche impiegate in profumeria e cosmetica.
[Giór-gio Ar-mà-ni] sost. propr. Stilista italiano tra i più influenti del XX e XXI sec., noto per il minimalismo elegante e l’innovazione nel tailoring.
[Hé-di Bòys] sost. ingl. pl. Seguaci o imitatori dell’estetica disegnata da Hedi Slimane, caratterizzata da silhouette snelle e influssi rock.
[In-di-tèx] sost. propr. Gruppo multinazionale spagnolo del fast fashion, proprietario di marchi come Zara, Bershka e Massimo Dutti.
[Jo-na-than Àn-der-son] sost. propr. Designer nordirlandese, fondatore del marchio JW Anderson, ex-direttore creativo di Loewe e attuale direttore creativo di Christian Dior.
[Kér-ing] sost. propr. Conglomerato francese del lusso che controlla maison come Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta.
[La-bù-bu] sost. Personaggio di designer toy molto ricercato dai collezionisti, caratterizzato da estetica naïf e ironica.
[Màtch-a] sost. Tè verde giapponese finemente macinato, impiegato in cerimonie tradizionali o come ingrediente in bevande e dolci.
[Na-po-lè-on Jack-et] Giacca ispirata all’uniforme napoleonica, con ricami, bottoni metallici e taglio militare.
[O-ver-tour-ism] sost. ingl. Fenomeno di sovraffollamento turistico che compromette qualità della vita, ambiente e identità dei luoghi.
[Per-for-mà-ti-ve] agg. ingl. Detto di comportamento maschile ostentato o esibito per conformità sociale più che per autenticità personale.
[Qui-et Quìt-ting] sost. ingl. Atteggiamento lavorativo consistente nel limitarsi al minimo richiesto dal ruolo, evitando impegno aggiuntivo.
[Ray-Ban] sost. propr. Marchio statunitense di occhiali, noto per modelli iconici quali Aviator e Wayfarer.
[Sìn-ner] sost. propr. Tennista italiano di rilevanza internazionale; per estens., riferimento mediatico alla sua figura sportiva.
[Thài I-dols] sost. ingl. pl. Celebrità, cantanti o attori originari della Thailandia con forte seguito, spec. presso il pubblico giovane asiatico.
[Ul-tra-ma-rà-thon] sost. Corsa podistica di distanza superiore alla maratona tradizionale, spesso in condizioni ambientali impegnative.
[Ver-sà-ce] sost. propr. Maison italiana fondata da Gianni Versace, riconosciuta per estetica sensuale, barocca e fortemente iconica.
[Wa-les Bón-ner] sost. propr. Designer britannica che unisce riferimenti afro-caraibici, ricerca culturale e sartoria contemporanea.
[Xiao–Hong–Shu] sost. propr. Piattaforma social cinese che integra community, creator economy e shopping, influente nei trend moda e beauty.
[Yòr-gos Làn-thi-mos] sost. propr. Regista greco noto per stile visionario e atmosfere surreali, attivo nel cinema internazionale.
[Zè-ro] sost. Assenza di quantità; per estens., punto iniziale o livello minimo in una scala di valori.
Questi ultimi dodici mesi sono stati sfiancanti per la fashion industry. La crisi ha attivato un meccanismo di difesa nel settore, manifestatosi attraverso decine di cambiamenti alla direzione creativa delle maison. Impossibile parlare di questo argomento senza nominare Jonathan Anderson, che ha agitato gli animi per mesi fino al suo debutto da Dior, e Matthieu Blazy, che ha abbandonato Bottega Veneta per ritrovarsi a firmare le collezioni di niente di meno che Chanel. Riusciranno i nostri eroi a risollevare le sorti dell’alta moda? Staremo a guardare, con popcorn.
