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Hermès avrà presto un nuovo direttore creativo per le linee maschili Véronique Nichanian ha lasciato la direzione creativa più lunga e ininterrotta della storia della moda

In un mondo della moda dove i direttori creativi vanno e vengono, le crisi si avvicendano e i tempi si stringono sempre di più, Véronique Nichanian deteneva un record assoluto, ovvero la più lunga direzione creativa della storia. Nessuno ha mai diretto la creatività di un brand per più tempo di lei: 37 lunghi anni al timone del menswear di Hermès. E nella serata di ieri, proprio Véronique Nichanian ha annunciato il suo addio a Hermès. Dopo Silvia Venturini Fendi, Nichanian è la seconda brillante designer di menswear a ritirarsi e, adesso, le scommesse per la successione sono aperte. La sua ultima collezione verrà presentata il 24 gennaio prossimo, per la prossima Paris Fashion Week Maschile.

Certo il riveritissimo brand francese è più celebre per i propri accessori che per il proprio ready-to-wear (come vedremo, però, la categoria è diventata sempre più importante per Hermès) ma si può dire senza alcuna esitazione che nel corso di praticamente quattro decenni Nichanian non ne abbia sbagliata una. Anno dopo anno, ha portato in passerella collezioni tanto discrete quanto riuscite senza mai abbassare il tiro di un singolo millimetro. Nichanian, che ha 71 anni, ha descritto a Le Figaro questa decisione come il culmine di un percorso condiviso con i vertici di Hermès. Negli ultimi due anni, ha intrattenuto discussioni con l'amministratore delegato Axel Dumas e il direttore artistico Pierre-Alexis Dumas, nipote e figlio rispettivamente del compianto Jean-Louis Dumas. «La maison mi ha concesso la libertà di scegliere il momento più appropriato per passare il testimone», ha dichiarato la designer. 

Chi è Véronique Nichanian?

Assunta nel 1988 da Jean-Louis Dumas, uno dei “patriarchi” dell'azienda, Nichanian proveniva da Cerruti, dove aveva affinato le sue competenze sotto la guida del founder, Nino Cerruti. Laureata all'École de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, è stata tra le prime donne a guidare una divisione maschile in un grande brand di lusso. Durante il suo lunghissimo mandato, Hermès ha conosciuto una crescita esponenziale, raggiungendo un fatturato di 15,2 miliardi di euro nel 2024. Nel comunicato ufficiale che notificava del suo ritiro dalle scene, Hermès ha espresso profonda gratitudine per il contributo di Nichanian, attribuendole gran parte del successo della linea maschile. 

Nichanian ha sempre posto al centro del suo lavoro il rispetto per l'artigianato manuale e l'emozione trasmessa dai capi. Il suo approccio, molto classico, sempre indovinato, profondamente intuitivo ma soprattutto mai fossilizzato in un una singola formula ma sempre vitale ed eclettico le ha permesso di creare un fenomeno raro nella moda e cioè una serie di collezioni che pur essendo figlie del proprio tempo fossero anche sempre attuali, mai incomprensibili, mai datate. Un tipo di culto della qualità che fa di Nichanian uno dei grandi nomi della propria categoria

Altro punto essenziale nella carriera di Nichanian, che ha operato negli strati più superiori del settore, è stata la sua fondamentale discrezione, l’olimpica calma, la lontananza da gossip, drammi o qualunque situazione sgradevole. In tal senso, la designer è stata una delle più sincere e autentiche incarnazioni ed estensioni del brand che ha contribuito a modellare nei decenni. Davvero una figura d’altri tempi come la moda non ne vede da qualche tempo e come forse non ne vedrà per anni.

E adesso chi dirigerà il menswear di Hermès?

@mosomagazine #hermes som original - Moso

Sebbene Hermès non abbia rivelato dettagli sul sostituto, fonti di Le Figaro suggeriscono che la scelta potrebbe ricadere su un profilo interno. Tra i collaboratori di lunga data di Nichanian spicca il designer Benjamin Brett, uno dei suoi vice più fidati. L'annuncio ufficiale del successore, comunque, è atteso nei prossimi giorni. Ci si attende una transizione molto morbida e ponderata, un po’ come è stato per Dries Van Noten negli scorsi mesi. Secondo noi, conoscendo il modo di muoversi di Hermès, il brand potrebbe preferire di evitare di assumere un designer troppo famoso: il che porta a dubitare di una nomina di Kim Jones o Hedi Slimane, ad esempio, che risulterebbero forse fuori tono rispetto al clima che regna nella maison. Ovviamente, però, tutto può ancora succedere.

Nel corso della sua intera storia, infatti, oltre alla celebre (e fallita) guerra di conquista che Bernard Arnault mosse al brand oltre un decennio fa, Hermès ha prosperato grazie alla propria stabilità. Nel mezzo di ogni crisi del lusso finora, da quella del 2008 fino a quella attuale, Hermès ha sempre continuato a crescere in modo organico, con un ritmo lento e ineluttabile. Un tempo trascurabile, oggi la divisione ready-to-wear e accessori rappresenta il 28% del fatturato totale di Hermès. Nichanian ha contribuito a questo successo, preservando i valori fondamentali di Hermès in un gruppo che oggi è molto più esteso. Con il suo ritiro dalle scene (immaginiamo che la designer si godrà una meritata vacanza) la moda perde una pioniera che ha ridefinito l'eleganza maschile con discrezione e profondità e senza mai sbagliare un singolo colpo.