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Il primo MUJI HOTEL

Minimalista, sostenibile, anti-lusso e anti-dozzinale

Il primo MUJI HOTEL Minimalista, sostenibile, anti-lusso e anti-dozzinale

Minimale, essenziale, funzionale, di qualità. Sono alcune delle caratteristiche che hanno reso MUJI una realtà amata e conosciuta in tutto il mondo. È il 1980 quando la sua storia ha inizio. Mentre il Giappone vive un intenso boom economico e i brand si contendono l’attenzione dei clienti con articoli tutti uguali, sgargianti, accattivanti, Kazuko Koike e Ikko Tanaka, in completa controtendenza, concepiscono l’idea di aprire una catena di negozi  che presti attenzione più all’oggetto venduto che al packaging. La filosofia alla base del progetto è racchiusa nel nome, MUJI, che deriva dall’espressione giapponese “Mujirushi Ryohin”, che significa “prodotti di qualità senza marchio” e affonda le radici nel Kanketsu, ovvero il concetto di semplicità, che mira a “portare un senso di calma nella vita caotica dei giorni nostri”: comprare i prodotti non per il loro marchio ma per la loro qualità e il design funzionale con cui sono stati realizzati. Lo spiega bene Horiguchi Kenta, presidente di MUJI Italia:

“La visione di Muji è quella di proporre prodotti semplici, funzionali e dal design unico, pensati per adattarsi perfettamente alle esigenze quotidiane di ogni persona. La semplicità si basa su tre pilastri operativi: la selezione dei materiali, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la semplificazione e riduzione degli imballaggi”.

Nata come fornitore di oggetti per 40 negozi della catena di grandi magazzini The Seiyu  (il primo negozio indipendente viene aperto nel 1983), l'azienda è diventata un colosso con un fatturato che supera i due miliardi di dollari l’anno e vende oltre 7.000 prodotti diversi, dai mobili agli articoli per la casa, dai vestiti agli oggetti di design, dalla cancelleria agli accessori tecnologici. La creatura di Koike e Tanaka è determinata a diventare un vero e proprio lifestyle brand e, dopo le case smontabili MUJI Hut, il flagship store di frutta e verdura, MUJI è entrato finalmente nel mondo dell'hotellerie. Dopo l’apertura nel gennaio 2018 in Cina, a Shenzhen e Pechino, il 4 aprile verrà inaugurato il primo MUJI HOTEL in Giappone. Situato a Ginza, questo spazio definito come una sorta di oasi di pace all’interno del quartiere dello shopping di lusso di Tokyo, occuperà i piani dal sesto al decimo del nuovo Global flagship store del marchio, una struttura che ospiterà anche un’area gastronomica con frutta e verdura fresca. Nell’albergo ci saranno 79 camere, suddivise in nove categorie e di dimensioni variabili, dalle singole di circa 15 metri quadrati alle doppie di 52 metri quadrati. Gli ospiti potranno scegliere tra diverse tipologie, tra le camere dotate di tatami a quelle con letto a castello, fino alle grandi suite open space con angoli lettura e vasca da bagno. Tutte sono, ovviamente, accessoriate coi prodotti di MUJI  come il set bagno (spazzolino, dentifricio, cotton fioc e pantofole), i diffusori di aromi e i bollitori. Se gli oggetti in dotazione non dovessero bastare, se ne potranno noleggiare altri direttamente dallo store MUJI. 

Il design interno, curato da Ryohin Keikaku, rispecchia la filosofia “no-logo, anti-gorgeous, anti-cheap” del marchio grazie ad arredi minimalisti realizzati in materiali naturali come il legno, la pietra e la terra. La sostenibilità è centrale e spiega la scelta di usare nelle aree comuni rivestimenti antichi, come la pietra dei selciati dei vecchi tram e prodotti di scarto delle navi. Completano le offerte dell’hotel MUJI Ginza un diner che propone piatti a base di frutti di mare, carne, verdure e tofu; il WA Restaurant al sesto piano e, sempre allo stesso livello, un Atelier, una struttura polivalente dedicata al design e alla cultura Quest’ultima comprende una caffetteria; una biblioteca; due gallerie dedicate a mostre di artigianato e design; una lounge per eventi e workshop.Vi ricordiamo che l’hotel aprirà il 4 aprile, ma le prenotazioni sono già possibili sul sito.