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L'immaginazione fantascientifica di Lee Bul illumina la Hayward Gallery di Londra

“Everything starts out as utopian, it is only with the passage of time and reflection that it becomes dystopian”

L'immaginazione fantascientifica di Lee Bul illumina la Hayward Gallery di Londra “Everything starts out as utopian, it is only with the passage of time and reflection that it becomes dystopian”

Se vi trovate a Londra, tra le mostre da visitare, c’è sicuramente quella su Lee Bul che propone la Hayward Gallery fino al 19 Agosto 2018.

Lo spazio d'arte collocato all'interno del Southbank Centre, in occasione del 50° anniversario della sua fondazione, presenta al pubblico una spettacolare retrospettiva che riunisce 118 opere, realizzate dagli anni '80 ad oggi, tra cui 16 nuovi pezzi mai visti prima (ad esempio il rivestimento delle pareti esterne della galleria con oltre 50mila cristalli swarovski).

Nata in Corea nel 1964, Bul è considerata una delle più importanti artiste contemporanee della sua generazione.

Negli ultimi 30 anni, si è occupata di temi come il patriarcato, il femminismo e gli stereotipi che permeano la società, di tecnologie e progresso scientifico, ma anche di aspetti più intimi e privati della vita delle persone come il genere, la sessualità e il rapporto con gli altri.

Le fonti a cui si ispira includono fantascienza, storia del 20° secolo, filosofia, bioingegneria, futurismo, anime e manga giapponesi ed esperienza personale, input che lei rielabora in modo unico facendo uso di materiali deliberatamente "contrastanti" che spaziano dall'organico all'industriale, dalla seta e madreperla, alla fibra di vetro o al silicone.

Tra le opere più  interessanti da vedere, oltre a Willing To Be Vulnerable - Metalized Balloon , un pallone Zeppelin lungo 17 metri ispirato al disastro di Hindenburg del 1937, c’è Majestic Slender, una suggestiva installazione che comprende pesci marciscenti, ricamati e impreziositi da paillettes, perline e fiori, un tentativo di mettere in discussione il valore della bellezza.

O c’è Live Forever III, un pod karaoke che offre uno spazio per cantare hit nostalgiche e, grazie al generoso riverbero, dà a tutti la possibilità di avere una bella voce, alludendo all'idea di una narrativa mutante e alla ricerca della perfezione.

Non mancano sculture di donne robotizzate parzialmente smembrate; pezzi in tessuto da indossare che ricordano una piovra; installazioni futuristiche, da un’insieme di frammenti di specchi, lampadine domestiche a una scintillante creatura nera che sembra un mostro proveniente dall’Upside Down di Stranger Things.

"Lo spettacolo è progettato per trasportare i visitatori in un'altra realtà, luogo e tempo" – ha dichiarato Stephanie Rosenthal, la curatrice della mostra - "Sono particolarmente interessata al modo in cui il lavoro di Lee Bul affronta sia le aspirazioni della democrazia che il suo potenziale fallimento e penso che affrontare questi argomenti sia più attuale che mai oggi."