L’Ozempic ha effetti anche sulle dipendenze? È una convinzione sempre più diffusa, soprattutto in certi ambienti online, ma c'è un ma

Negli ultimi anni è diventato ancora più popolare online, ma soprattutto sui social, un preciso filone di contenuti che propone un approccio alternativo alla salute e più in generale alla medicina, rispetto alla visione per così dire "tradizionale". In questo contesto rientra anche l’idea che l'Ozempic, il farmaco diventato celebre negli ultimi anni per la perdita di peso, possa avere effetti positivi su una vasta gamma di disturbi, tra cui l'ADHD, l'alcolismo, l'ansia sociale o alcune condizioni neurologiche. Di recente, Dazed ha analizzato il fenomeno, mostrando come tali credenze spesso nascano più da racconti personali che da evidenze scientifiche certe.

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Questi contenuti trovano spazio in podcast, video-essay e post di profili seguiti da centinaia di migliaia di utenti: l'Ozempic viene descritto come un farmaco capace di “riequilibrare” l’organismo, andando oltre il suo utilizzo consueto. Per capire perché queste idee trovino così spazio, è necessario chiarire il contesto culturale in cui si sviluppano: il filo conduttore tra i vari contenuti è la diffidenza verso la medicina istituzionale e l’idea che il corpo possa guarire in maniera più o meno autonoma se "stimolato" correttamente. All'interno di tale filone, inoltre, l’esperienza personale ha spesso più valore degli studi clinici: se un utente racconta di stare meglio dopo aver assunto una certa sostanza, quella testimonianza spesso viene considerato una prova sufficiente da numerose persone.

La diffusione dei farmaci GLP-1

Ozempic appartiene alla categoria dei farmaci GLP-1, sviluppati per la cura di una specifica tipologia di diabete: agiscono imitando un ormone che il corpo produce naturalmente e che regola glicemia, appetito e senso di sazietà. Per questo motivo sono risultati efficaci anche nel trattamento dell’obesità.

Negli ultimi anni tali farmaci sono diventati molto popolari, anche e soprattutto tra i giovani adulti. In molti Paesi è possibile ottenerli tramite prescrizioni private o servizi online, persino quando non esistono reali indicazioni mediche. Questo ha ampliato enormemente il loro utilizzo e ha favorito interpretazioni sempre più libere dei loro effetti.

Alcuni content creator, inoltre, sostengono che il microdosaggio di Ozempic migliori concentrazione, umore e comportamento sociale. I medici interpellati da Dazed sottolineano però che in genere è la stessa perdita di peso, favorita per l'appunto dall'Ozempic, a portare a un aumento delle prestazioni fisiche: questo, a sua volta, può riflettersi anche sul benessere mentale, ma ciò non significa che il farmaco sia in grado di curare disturbi psicologici o neurologici.

Cosa non sappiamo sull'Ozempic 

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Più in generale, va ricordato che gli effetti di farmaci come l'Ozempic sul cervello umano non sono ancora del tutto noti. Per esempio, alcuni pazienti riferiscono che, oltre a ridurre l’appetito, il farmaco avrebbe diminuito anche il desiderio di assumere alcol. Su questa base si stanno avviando studi per capire se i farmaci GLP-1 possano realmente influire sui meccanismi della ricompensa e avere un ruolo nel ridurre altre forme di dipendenza, come il fumo o l’uso di sostanze.

L’aumento del numero di persone che utilizza l'Ozempic ha attirato l’attenzione di numerosi gruppi di ricerca, che stanno valutando possibili applicazioni anche in altri ambiti clinici. Oltre all’interesse per il trattamento delle dipendenze, i ricercatori stanno iniziando a esplorare se i farmaci GLP-1 possano avere un ruolo nella prevenzione o nel rallentamento dell’Alzheimer, nelle malattie renali croniche o in alcune patologie del fegato, tra le altre cose. Si tratta però di ipotesi ancora in fase di studio, che richiederanno conferme solide prima di poter essere tramutate in vere e proprie terapie.