La line-up di Sónar 2026 è qui Torna il festival barceloneto con un nuovissimo format
Il Sónar 2026 parte da un annuncio doppio: una prima tranche di line-up di 31 nomi e un cambio di struttura che modifica il modo in cui il festival verrà vissuto. Dal 18 al 20 giugno, tutta la programmazione musicale sarà concentrata in un’unica location, Fira Barcelona – Gran Via a L’Hospitalet, con musica continua dal pomeriggio fino a notte inoltrata. Una scelta che elimina lo storico switch day/night e che punta più alla praticità che alla spettacolarità con un unico flusso, zero spostamenti.
La selezione iniziale ribadisce il solito approccio del festival, che continua a leggere il presente della musica elettronica attraverso incroci generazionali, geografici e stilistici. In testa, Kelis, che arriva per la prima volta al Sónar con un live che attraversa vent’anni di R&B contaminato da elettronica e pop, e Skepta, che porterà il nuovo progetto Fork & Knife e confermerà la centralità britannica in questa edizione. La presenza UK è una costante: Nia Archives debutta con una full band, Sammy Virji spinge il garage verso territori più frenetici, mentre Joy Orbison, Gerd Janson b2b Marcel Dettmann e Danielle b2b Ryan Elliott completano il quadro.
Sul lato techno, Sónar riunisce per la prima volta due dei nomi più dominanti dell’ultimo decennio: Charlotte de Witte, con un live dedicato al nuovo album, e Amelie Lens, che presenterà AURA, un lavoro audiovisivo centrato su luce e movimento. Ritornano anche Modeselektor con uno show inedito, mentre la presenza storica più significativa è quella di Cabaret Voltaire, che celebra i cinquant’anni dal primo concerto con Stephen Mallinder e Chris Watson insieme sul palco.
La line-up si apre poi a voci e linguaggi distanti tra loro: il pop elettronico dei WhoMadeWho, la composizione ibrida del nuovo progetto di Julianna Barwick & Mary Lattimore, la continuità club di Boys Noize, DJ Gigola, Kettama, Funk Tribu, Ascendant Vierge, fino ai nomi emergenti come Alba Franch, La Sofy, riria, ISA e 30drop con un live costruito insieme al visual artist Santiago.
Parallelamente, Sónar+D amplia la propria presenza dentro la Fira, con installazioni e progetti digitali distribuiti lungo tutto il festival, mentre il congresso dedicato a innovazione e creatività continuerà a svolgersi in città, in sedi che verranno confermate. Il 2026, più che un semplice aggiornamento, segna una riorganizzazione totale dell’esperienza Sónar: sei palchi, metà indoor e metà outdoor, un’unica venue e una fruizione continua. Un formato più razionale che spettacolare, pensato per consolidare il Sónar come osservatorio della cultura elettronica globale senza disperderne il racconto.
