Perché l'amministrazione-Trump ce l'ha con "Boots" La serie di Netflix, che affronta il tema dell'omosessualità all'interno dei Marines, è stata molto criticata dalla Casa Bianca
Di recente è uscita su Netflix Boots, una serie tv drammatica con protagonista un adolescente gay (interpretato dall’attore statunitense Miles Heizer) che negli anni Novanta decide di arruolarsi nell’esercito statunitense – un ambiente decisamente poco inclusivo nei confronti delle minoranze di genere. La serie è stata accolta piuttosto bene, sia dal pubblico che dai media specializzati, mentre il dipartimento della Difesa statunitense l’ha fortemente criticata. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Pentagono, Netflix avrebbe prodotto Boots solo per continuare a compiacere la comunità LGBTQ+; la serie è poi stata definita “spazzatura woke”: il termine è sempre più usato dal movimento conservatore statunitense per indicare quella che considerano una pericolosa tendenza della sinistra, dei progressisti e più in generale dei Democratici, ovvero l’atteggiamento eccessivamente rigido e intransigente in merito alle questioni di genere e dei diritti civili.
Tuttavia, Boots – che è ispirata a una storia vera – è piuttosto fedele alla realtà: l’esercito statunitense è stato ed è tuttora un contesto notoriamente avverso alle persone gay. Fino all’inizio degli anni Novanta l’omosessualità nei Marines era considerata a tutti gli effetti un reato, e per poter essere reclutate le persone gay erano di fatto costrette a mentire rispetto alla loro identità. Nel 1993, poi, entrò in vigore negli Stati Uniti una controversa misura, conosciuta come “Don’t ask, don’t tell”, che consentiva alle persone omosessuali di prestare servizio nelle forze armate a condizione che non dichiarassero il proprio orientamento sessuale. Si stima che, in questo contesto, più di 13mila soldati omosessuali furono in qualche modo costretti a lasciare l’esercito, con tutte le conseguenze del caso, non solo lavorative – la legge fu poi abolita nel 2010 dall’amministrazione-Obama.
L'esercito statunitense e l'inclusività
everyone needs to be watching boots on netflix btw pic.twitter.com/z0ptMGvR6l
— ceo of kory (@korysverse) October 18, 2025
Boots prende spunto dal libro The Pink Marine, un memoir del 2015 dello scrittore e sceneggiatore Greg Cope White, che nel 1979 – appena concluse le scuole superiori – si arruolò d'impulso nei Marines, insieme al suo migliore amico. La serie, composta da otto episodi, è però ambientata circa dieci anni dopo, in un periodo in cui la condizione delle persone omosessuali non era comunque diversa. La produzione di Boots era iniziata prima della pandemia, ma ha subito rallentamenti a causa dello sciopero degli attori di Hollywood del 2023, uscendo così in un momento in cui l’amministrazione statunitense è tornata a essere molto dura nei confronti delle minoranze di genere, dentro e fuori l’esercito. Trump, nello specifico, ha eliminato dalle linee guida delle forze armate le politiche sulla diversità e l’inclusione, riportando l’attenzione sulla condizione fisica dei soldati. In questo contesto, il Dipartimento della Difesa ha introdotto una norma che obbliga i militari transgender a lasciare il servizio. Lo stesso capo del Pentagono, Pete Hegseth, non ha mai nascosto la propria avversità rispetto alle politiche volte a tutelare i diritti del personale gay all’interno delle forze armate. Non a caso, di recente ha ordinato che venisse cambiato il nome di una nave da rifornimento della Marina statunitense intitolata a Harvey Milk, celebre attivista per i diritti della comunità LGBTQ+.
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Ma le misure dell'amministrazione-Trump contro le minoranze di genere vanno ben oltre il campo delle forze armate. Di recente, la Casa Bianca ha smantellato gran parte dei programmi governativi che si occupano di promuovere inclusione, diversità e rispetto dell’uguaglianza. Trump ha poi fatto pressioni per far sì che la procura generale degli Stati Uniti interrompesse le iniziative “D.E.I.” (Diversity, Equity and Inclusion) anche nel settore privato, su cui il governo federale non ha un controllo diretto – cosa che ha portato alcune grandi aziende, tra cui Meta e McDonald’s, a interrompere i propri programmi dedicate alle minoranze. Trump ha ordinato anche la conclusione di una serie di misure sul rispetto della diversità all’interno del governo, come l’obbligo di riferirsi alle persone trans utilizzando i pronomi relativi al genere verso cui hanno fatto la transizione. La Casa Bianca ha poi formalmente dichiarato che riconoscerà l’esistenza di soli due generi, maschile e femminile, attribuiti quindi indipendentemente da come i singoli individui si identificano.