
"Daredevil - Rinascita" è troppo politicamente corretto?
Come Daredavil è passato da Netflix a un'altra piattaforma streaming
13 Marzo 2025
La prima stagione di Daredevil, lo show creato da Drew Goddard nato dal personaggio dei fumetti Marvel ideato da Stan Lee e Bill Everett, coincide con un momento prospero per due realtà. Da una parte Netflix, prima casa per il supereroe cieco portato in vita dall’attore Charlie Cox, dall’altra il Marvel Cinematic Universe, con la sua creatività dirompente e distinta nonostante abbia considerato il prodotto in qualche modo staccato dal resto della sua realtà cinematografica. Lo show composto da tre stagioni ha inaspettatamente cancellato la quarta quando era già in pre-lavorazione in un periodo in cui il mondo dell'audiovisivo è in pieno mutamento. Marvel sta pianificando da tempo un ampliamento seriale, con titoli come Daredavil e Agents of S.H.I.E.L.D., mentre Netflix sta gestendo un'offerta sempre più omologata, specialmente in termini di stile. Era il 2015 quando Marvel's Daredevil compiva il suo debutto sulla piattaforma, che solo nel 2011 aveva annunciato l'intenzione di offrire proposte originali per i propri abbonati come House of Cards - Gli intrighi del potere. Nel fr attempo, benché fosse arrivata a trilogie già concluse come quella di Iron Man, il MCU non aveva compiuto nemmeno dieci anni. Tutto era prospero e fu per questo che due realtà così fervide, desiderose di espandersi e di portare progetti di spessore e qualità, decisero di collaborare insieme.
Nel 2013, il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva annunciato che i diritti di alcuni personaggi associati precedentemente alla 20th Century Fox erano tornati nelle mani della casa-base. Tra i vari lo stesso Daredevil, di cui però la Marvel non voleva realizzare un film vietato ai minori come era stato proposto inizialmente da Goddard, e nemmeno concentrarsi su null’altro che non fossero i Vendicatori o film in grado di allungarsi per più capitoli dove alla fine il personaggio non cerca di salvare il mondo, ma solamente di mantenere pulita la propria città. Così, sempre nel 2013, la Marvel Television (una divisione della Marvel Entertainment per le serie televisive live-action e animate) strinse un accordo con Netflix per la produzione di quattro serie che sarebbero poi confluite in una sola, esattamente come avvenuto ai protagonisti del MCU sul grande schermo. Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage sarebbero stati i percorsi individuali dei personaggi della Marvel, insieme nella miniserie The Defenders. La cancellazione di Daredevil fu l'esempio lampante di come l'espansione e l'ingrandimento del concetto di streaming hanno cambiato la vita dei supereroi sugli schermi grandi e piccoli. Secondo Parrot Analytics, al momento della cancellazione Daredevil figurava come il quarto show più visto della piattaforma (dopo Narcos, Le terrificanti avventure di Sabrina e Stranger Things), e registrava anche un’ottima accoglienza da parte della critica con la terza stagione arrivata al 97% di gradimento su Rotten Tomatoes.
Netflix's Disney+'s
— Habis Nonton Film (@HabisNontonFilm) March 22, 2023
Daredevil Daredevil: Born Again
(2014) (2023) pic.twitter.com/nHdysJaYd4
La cancellazione di Daredevil da Netflix era solo il primo segno dei piani della Marvel, che stava per lanciare un servizio streaming tutto suo. La terza stagione dello show è stata rilasciata nel 2018, un anno prima dell'avvio di Disney+ che a sua volta aveva già in programma un numero di progetti Marvel destinati alla serializzazione. Forse non si erano calcolati bene i tempi, ma persino la divisione della Marvel Television fu destinata a chiudere, sempre nel 2019, pur ripartendo con la sua produzione da Agatha All Along nel 2024. La cancellazione di Daredevil e la speranza di usufruirne su Disney+ portava però un ulteriore arresto: secondo l’accordo originale tra Marvel e Netflix, i personaggi non potevano essere utilizzati in nessun film o serie non-Netflix per i successivi due anni dopo la cancellazione di uno show. È anche per questo che si è dovuto attendere prima di vedere tornare il vigilante mascherato che, a dieci anni esatti di distanza dall’inizio, riprende in mano la sua storia per vederla distribuita stavolta proprio da quel servizio streaming che aveva fermato la sua corsa. E non ritornando con un sequel come ci si sarebbe potuti aspettare, escludendo quindi tutto il ventaglio di opportunità soprattutto di crescita e sviluppo già avviate dal personaggio. Dal 4 marzo 2025 , su Disney+ è disponibile il nuovo Daredevil - Rinascita che, seguendo il doppio titolo e giocando sul ritorno del diavolo fumettistico, riparte dal protagonista Matt Murdock e cerca proprio di basare la serie sulla ri-scoperta dell’identità del personaggio. Un soft reboot, il tentativo di resuscitare ciò che era stato creato prima da Drew Goddard su Netflix, ma rispettando le direttive del MCU di cui Daredevil ha cominciato ufficialmente a far parte già da diverso tempo.
Fin dall’inizio Kevin A. Mayer, ora ex presidente di Walt Disney Direct-to-Consumer and International, aveva mostrato l’interesse da parte di Disney+ di riprendere in mano la serie, sebbene ai tempi del lancio dello streamer nulla ancora era stato discusso. Risale al 2020 il primo contatto tra Feige e Cox affinché l’attore riassumesse il ruolo di Murdock/Daredevil entrando a far ufficialmente parte del MCU. Più di un anno dopo, nel dicembre 2021, il presidente dei Marvel Studios ha dato conferma della partecipazione dell’interprete (praticamente tre anni dopo la cancellazione dello show Netflix), dopo averlo visto apparire per un breve cameo nel film-evento Spider-Man: No Way Home dello stesso anno. Nel 2022, invece, viene data la notizia ufficiale del reboot seriale, un progetto del tutto nuovo che avrebbe escluso le storie pensate per la quarta e possibile quinta stagione per il giustiziere di Hell’s Kitchen. Le serie-sorelle Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist, The Punisher (spin-off di Daredevil) e The Defenders sono state tolte dal catalogo Netflix nel medesimo anno e destinate ad approdare anche loro tra le quattro mura di Disney+. Intanto, Charlie Cox ha continuato a fare comparse in qualche prodotto Marvel, giusto per ricordare al pubblico il suo imminente ritorno. Dopo No Way Home ci sono state apparizioni in She-Hulk e nella miniserie Echo e la partecipazione come doppiatore nella seria animata del 2025 Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere.
Daredavil born again ep 3 proved to me that we are indeed so fucking back
— Tomzinho (@THsommie) March 12, 2025
Sebbene la gioia di ritrovare il diavolo mascherato sia forte, il timore e la nostalgia citati all’inizio lo sono altrettanto. I tempi sono cambiati e, con loro, i modi e i formati delle piattaforme. Pur avendo toccato picchi qualitativi seriali con prodotti geniali come Loki, l’idea di un Daredevil su Disney+ porta con sé il dubbio che l’aurea dark e violenta che aveva caratterizzato lo show Netflix sia stata fatta sparire a favore di un pubblico più ampio, come desiderano spesso Disney e Marvel. Già ai tempi dell’arrivo di Jessica Jones & Co. Disney+ aveva tenuto a specificare che la propria funzione parental control era stata aggiornata per impedire ai minori di visionare titoli non adatti, promettendo in questo modo di lasciare intaccata la natura delle serie. Ma ripartire da capo, costruire una serie da zero poteva tranquillamente prevedere una rivisitazione interna dello stile e dell’animo brutale del racconto di Daredevil, che avrebbe allontanato ancora di più lo show dalle stagioni Netflix e si sarebbe omologato maggiormente col resto del catalogo dei prodotti Disney+. Nonostante le incertezze, però, il pubblico e i fan hanno dettato un discreto esordio sulla piattaforma, pur non raggiungendo le cifre record di altri titoli dello streamer. Dal suo debutto con due episodi, nei primi cinque giorni dal rilascio Daredevil - Rinascita ha segnato 7,5 milioni di visualizzazioni, stagliandosi come miglior esordio per un prodotto Disney nel 2025 ma rimanendo sotto alle 9,3 milioni di Agatha All Along (su sette giorni), le 10,9 milioni della seconda stagione di Loki (su tre giorni) e le 11,1 milioni di The Acolyte (anche lei su cinque giorni).
Nelle prime puntate, Daredevil - Rinascita sembra voler mantenere la promessa di una serie che non lascia sconti e che rimane in stretto contatto col passato. Da subito c’è un numero crescente di morti violente - la prima sequenza di scontro promette di mantenere le tinte dello show Netflix - e un’impostazione da crime e legal drama che era stata pensata anche per lo streamer iniziale. Per Disney+ la serie rappresenta l’occasione di fare felice chi ha sentito la mancanza del personaggio e ripagare la fiducia dei fan dando loro ciò che vogliono. Ciò che è giusto per il protagonista: una storia con una propria impronta, già ben contraddistinta negli anni, resa ancora più grande. È una serie che non si concentra troppo sul futuro, come purtroppo fa spesso la Marvel, ma che si focalizza e dà un vero valore alla parola “rinascita”.