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Cosa c'entra il governo italiano con SpaceX?

A che punto è il possibile accordo per adottare Starlink a livello istituzionale

Cosa c'entra il governo italiano con SpaceX? A che punto è il possibile accordo per adottare Starlink a livello istituzionale

Da qualche anno, un centinaio di Paesi in tutto il mondo collaborano con SpaceX, nell’ambito dei suoi sistemi di telecomunicazione satellitare – sempre più adottati dalle forze armate nazionali e dai rispettivi reparti di sicurezza. Secondo una recente rivelazione di Bloomberg, anche l'Italia starebbe negoziando con la società di Elon Musk per l’acquisto di un sistema di crittografia che consentirebbe agli organi di Stato di proteggere le loro comunicazioni. A seguito della fuga di notizie il governo di Giorgia Meloni ha ammesso l’esistenza della trattativa, precisando però che non è stato siglato alcun accordo. Anche in questo caso, la collaborazione ruota attorno all’uso in ambito militare e istituzionale degli avanzati sistemi di telecomunicazione offerti da SpaceX. L’azienda fornisce questo servizio sfruttando Starlink – progetto che attraverso una rete di satelliti è in grado di assicurare la connessione Internet anche in aree molto remote del Pianeta, dove i tradizionali operatori non riescono ad arrivare. Musk ha scritto su X di essere «pronto a fornire all’Italia la connessione più sicura e avanzata». Bloomberg ha poi specificato che, secondo le fonti consultate, il contratto di fornitura su cui il governo italiano e SpaceX stanno discutendo avrebbe una durata di cinque anni, e prevederebbe un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. La testata statunitense ha scritto che i negoziati sarebbero in fase avanzata. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha però precisato che non è stato approvato alcun accordo con SpaceX. Tuttavia, ha sottolineato che per molte delle operazioni delle forze armate italiane, sia sul territorio nazionale che all’estero, sono necessari sistemi di comunicazione più moderni e affidabili rispetto a quelli attualmente in uso – facendo trasparire l’interesse del governo italiano verso le potenzialità di Starlink.

Bloomberg ha aggiunto che nelle trattative tra l’Italia e SpaceX ci sarebbe stato un importante passo avanti dopo la visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti. La presidente del consiglio, infatti, a inizio gennaio si era recata in maniera informale nella residenza privata di Trump – a Mar-a-Lago, in Florida. Il governo italiano ha però smentito che durante l’incontro sia stato affrontato il tema della collaborazione con SpaceX. Non è chiaro di cosa abbiano discusso i due: secondo il New York Times, uno dei temi sarebbe stato la liberazione della giornalista Cecilia Sala, che in quel momento si trovava ancora in carcere in Iran. Resta il fatto che Meloni è molto legata a Trump, tanto da essere uno dei pochi capi di governo a essere stata accolta nella sua villa dopo le elezioni. Ma la leader di Fratelli d’Italia da tempo è anche in sintonia con Musk, che in passato era già stato in visita in Italia per incontrare alcuni membri della maggioranza di destra e parlare di tecnologie satellitari. Il capo di SpaceX a sua volta è legatissimo al presidente statunitense – ha infatti ampiamente sostenuto la sua campagna elettorale e avrà un incarico nella sua amministrazione.

Perché  l’uso di Starlink non convince tutti

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Molti ritengono che l’eventuale adozione di Starlink da parte dell’Italia potrebbe creare tensioni a livello diplomatico, soprattutto in riferimento ai progetti europei nel settore delle telecomunicazioni che puntano a sviluppare servizi analoghi. A tal proposito Bloomberg ha scritto che il governo di Giorgia Meloni avrebbe la possibilità di non affidarsi a SpaceX, optando ad esempio per il progetto dell’Unione Europea IRIS², ma in questi casi probabilmente i costi sarebbero stati molto più alti e le tempistiche più lunghe. Inoltre Starlink, all’interno di questo ambito, al momento non ha praticamente rivali in termini tecnologici: è il progetto più innovativo, con un netto vantaggio tecnologico e un alto potenziale di crescita nel prossimo decennio. Tuttavia su Starlink rimangono alcuni punti interrogativi, legati all’eventualità di stringere rapporti diplomatici con un imprenditore controverso come Musk – che peraltro è strettamente legato al governo statunitense. Secondo il Quirinale tale collaborazione porterebbe con sé notevoli rischi di sicurezza nazionale – sia a livello tecnologico, sia a livello politico e diplomatico. Lo stesso Mattarella ha manifestato in più occasioni – seppur sempre in forma implicita – la sua opposizione al progetto. Già nel dicembre del 2023, e poi di nuovo l’anno seguente, il Presidente della Repubblica nel suo tradizionale discorso alle alte cariche dello Stato aveva messo in guardia dagli «oligarchi di diversa estrazione», che «si sfidano [...] nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari, con implicazioni militari, [...] agendo sempre più spesso come veri e propri contropoteri».