A Guide to All Creative Directors

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A parte lo Spritz, c'è un altro drink italiano che gli americani stanno amando

Intervista a Katie Parla e Lindsay Eshelman

A parte lo Spritz, c'è un altro drink italiano che gli americani stanno amando  Intervista a Katie Parla e Lindsay Eshelman

L'aperitivo ormai è sbarcato all'estero. In fondo, per la tradizione italiana non è stato difficile conquistare il cuore dei turisti stranieri: metti un angolo vista mare, il tramonto, un tavolino con due Spritz e un tagliere di stuzzichini, e il gioco è fatto. In Italia l'aperitivo viene visto come un rituale, un momento di unione che prende vita specialmente nei mesi più caldi dell'anno per salutare il sole prima che scenda sera. Sarà per questo se il Select veneziano è diventato un'icona integrante della tradizione. Nato nel 1920 nel cuore di Venezia, il Select è frutto del lavoro artigianale delle distillerie Pilla, ottenuto dalla miscela di trenta diverse sostanze botaniche e da una macerazione lenta e complessa. Ma oltre allo Spritz Veneziano, un altro drink sta conquistando il cuore degli americani che hanno scoperto il fascino dell'aperitivo: l'Amaro Montenegro, altro caposaldo della tradizione italiana. 

Amaro Montenegro nasce grazie a Stanislao Cobianchi, un giovane appartenente a un'importante famiglia bolognese che, appassionato di alchimia e di esplorazione, da giovane si è spinto in giro per il mondo in cerca di avventure. Assaggiando tutti i sapori che incontrava durante i suoi viaggi, nel tempo Cobianchi ha raccolto tutte le essenze botaniche che lo stupivano. Una volta tornato in Italia, il giovane alchimista si è messo a lavorare sulle sue scoperte, arrivando alla preparazione di liquori ed elisir fino a inaugurare, nel 1885, l'Amaro Montenegro e la Distilleria a vapore Cobianchi Stanislao. Nonostante il sapore del drink provenga oltremare, la tradizione dell'amaro affonda le sue radici in Italia, più precisamente nell'Antica Roma (e Grecia): si tratta di una base di alcool infusa di erbe, radici, fiori e spezie. Amaro Montenegro deve la sua tipica colorazione ambrata all'arancia dolce amara, mischiata con lime e mandarino; maggiorana e timo si mescolano a incenso ed eucalipto, mentre  leggere note tostate danno un finish elegante al drink. Deve il suo nome a Elena del Montenegro, moglie di Re Vittorio Emanuele III da cui Cobianchi prese ispirazione. 

Per Katie Parla, autrice, chef e critica gastronomica americana attualmente situata a Roma, il successo del Select e di Amaro Montenegro è da cercarsi nella tradizione e nell'unicità dei drink a cui hanno contribuito nel corso degli anni. «Select può essere inserito nei più grandi cocktail italiani a base di liquore rosso amaro dando loro un tocco decisamente veneziano», spiega la critica, facendo l'esempio dell'Americano - «tanto informale quanto elegante» - il Garibaldi - « semplice ma d'effetto» - e del Venezia-Torino - «pura tradizione italiana in un bicchiere, senza fronzoli, senza distrazioni». L'esperta gastronomica spiega che la diffusione oltreconfine dell'aperitivo deve il suo successo «ai mixologist italofili e ai consumatori sempre assetati di novità italiane. Certo, ci sono ancora happy hour a base di birra e whisky, ma ora più che mai bar e ristoranti in tutta l'America mettono in risalto lo spirito dell'aperitivo italiano, che è una versione attenuata e sofisticata dell'happy hour ad alto numero di ottani». 

Lindsay Eshelman, head of marketing di Gruppo Montenegro, ci spiega che Select e Amaro Montenegro in America rispondono alla necessità di innovazione al di fuori dell'Italia: «Gli Stati Uniti sono molto interessati a scoprire l'Italia autentica in questo momento, attraverso i social media e naturalmente viaggiando in Italia, e poiché il Select Spritz trabocca di originalità e di una vera storia italiana, i consumatori statunitensi stanno gravitando verso la sua autenticità». Il segreto del successo del bitter e dell'amaro in America è di nuovo da cercare nelle radici italiane dei due drink, afferma Eshelman, sottolineando che «negli Stati Uniti c'è una grande voglia di tutto ciò che è italiano in questo momento. Dalla moda ai media, il mercato statunitense si sta adattando all'autentico stile italiano, anche per quanto riguarda il cibo e le bevande. Tutti negli Stati Uniti hanno visto una bottiglia di Amaro Montenegro con la sua forma iconica. Ma ora, grazie al crescente interesse per la cultura dell'aperitivo, i consumatori lo richiedono». A contribuire alla crescita di Amaro Montenegro, aggiunge la head of marketing, la popolarità dell'“M+M” (Amaro Montenegro e Mezcal), che ha portato l'amaro a crescere non solo all'interno del bar più rinomati ma anche nel consumo quotidiano. « Non ci credete? - aggiunge Eshelman - Entrate nel vostro bar preferito e chiedete un “M+M”: il barista sarà entusiasta di sapere che conoscete questa combinazione “segreta”». A questi si aggiunge il Monte Soda, un drink che come sottolinea la rappresentante si sta facendo strada tra la Gen Z per il suo basso contenuto alcolico. 

Adesso che Select e Amaro Montenegro sono sbarcati nei bar, nelle cucine e nelle case degli americani, a Gruppo Montenegro non resta che accelerare l'espansione. «A partire dalla primavera il brand organizzerà aperitivi a New York, Boston e San Francisco», anticipa Eshelman, «per il terzo anno consecutivo, il marchio ospiterà il “Longest Aperitivo Hour” in concomitanza con il Solstizio d'Estate al Surf Lodge di Montauk, New York». Oltre a celebrare il giorno più lungo dell'anno con una community di affezionati, nel 2025 Gruppo Montenegro rafforzerà la propria partnership con Ducati, per festeggiare maggiormente «l'eccellenza italiana nel mondo», aggiunge Eshelman. «Inoltre, Select continua a crescere e a impegnarsi direttamente a Venezia, con la recente apertura di Ca' Select», conclude la head of marketing di Gruppo Montenegro, raccontando di una nuova sede di Select Aperitivo che, nata nel sestiere di Cannaregio a Venezia, trasforma un ex laboratorio industriale in uno spazio raffinato in cui i visitatori possono scoprire il marchio in un ambiente tipicamente veneziano.