Vedi tutti

La Rai ha censurato una scena tra personaggi gay?

Non sarebbe la prima volta

La Rai ha censurato una scena tra personaggi gay?  Non sarebbe la prima volta

Negli ultimi giorni i social media italiani si sono infiammati dopo la condivisione di una clip promozionale di Gloria, una seria Rai che vede protagonista Sabrina Ferilli. La scena in questione vede il personaggio interpretato da Ferilli celebrare l’unione civile tra due uomini il cui bacio finale viene risultava coperto da un oggetto nero. All’inizio, in molti pensavano che si trattasse di una sorta di bollino nero, aggiunto in post-produzione, ma a una più attenta analisi è stato chiarito che si trattava di un cappello lanciato in alto in esultanza che copriva effettivamente il bacio dei due personaggi. Il che ha fatto indignare ugualmente il pubblico. Perché nascondere il gesto, se fa parte della narrazione? La Rai torna nell’occhio del ciclone, a pochi giorni di distanza dalla polemica di Domenica In e di Sanremo.

Poche ore dopo che gli utenti social hanno lanciato il grido d’allarme per il nuovo corso della Rai “oscurantista”, una fonte dell’azienda ha pubblicato una nota contro le accuse: «Il presunto bacio censurato è la scena in cui l’attrice protagonista sta officiando il matrimonio tra due attori, uno dei quali indossa una divisa con relativo cappello. Nessuna censura, ma solo un movimento di scena». Secondo quanto rivelato, nella clip (realizzata da Fausto Brizzi, lo stesso regista dello spot “Liguria da Baciare” trasmesso a Sanremo 2024) uno stacco immagine riprende per sbaglio il momento in cui il cappello militare di Luca Argentero copre il volto del compagno nel momento del sì. Come rivela ciò che è riemerso dopo la polemica Gloria, non sarebbe la prima volta che la Rai nasconde una scena d’amore gay dai suoi schermi. Adesso che piattaforme come Rai Play raggiungono pubblici più giovani, così come Sanremo è diventato un fenomeno intergenerazionale, le produzioni hanno abbracciato tematiche inclusive, ma fino a pochi anni fa non era comune vedere scene di rapporti omosessuali in televisione. Film come I Segreti di Brokeback Mountain, una pellicola che ha raggiunto un successo planetario e la cui trama gira completamente attorno alla storia d’amore di due cowboy, sono stati trasmessi dalla Rai con diverse censure: la prima volta in cui è stato trasmesso sugli schermi degli italiani, nel 2008, la scena di sesso (in cui per altro non vengono mostrati i corpi nudi) e di un abbraccio sono state rimosse. Ai tempi, la società aveva spiegato che non c’era stata alcuna censura, che «una serie di casualità» aveva fatto ottenere il visto solo alla versione tagliata e che avrebbero programmato una replica senza tagli, ma due anni dopo il film è stato mandato in onda senza mostrare nessun bacio tra i protagonisti. 

Anche negli ultimi anni sono successi episodi del genere. Nel 2011 è stato tagliato l’episodio “Romeo e Romeo” della serie tedesca Un ciclone in convento, una scelta che secondo l’allora presidente Rai 1 Mauro Mazza era stata presa onde evitare polemiche su un tema «che non poteva essere banalizzato», mentre nel 2016 Rai 2 ha rimosso diverse scene d’amore gay da Le regole del delitto perfetto, pur lasciando clip di violenza e di rapporti etero. Quell’anno, la Rai dovette fronteggiare l’intervento dell’attrice protagonista della serie, Shonda Rhimes, che si ribellò alle censure chiedendo ai fan italiani del programma di indicarle ogni taglio, ma la direttrice di Rai 2 Ilaria Dallatana spiegò che c’era stato «semplicemente un eccesso di pudore dovuto alla sensibilità individuale di chi si occupa di confezionare l’edizione delle serie per il prime time». In seguito all’evento, la serie è stata mandata in onda in versione originale. L’ultimo caso di censura da parte della Rai di un programma internazionale è avvenuto nel 2021, quando un «I love you» tra due uomini in Supernatural è stato tradotto in «Ti voglio bene». Anche in quel caso, l’attore coinvolto Misha Collins aveva dimostrato il suo disdegno per la scelta stilistica della società, dichiarando «L’amore è amore» in un video sui social. 

Malgrado i sopracitati episodi, diverse serie Rai trattano il tema delle relazioni amorose tra coppie gay. Da Una Grande Famiglia a Un Posto al Sole, passando per Un Professore e L’Allieva, sono numerosi i programmi che includono personaggi omosessuali. Come spiega l’autrice Chiara Sfregola a Il Post, la Rai è cambiata molto negli ultimi anni, avendo imparato ad abbracciare anche temi diversificati e controversi come l’identità di genere, la marginalizzazione e la salute mentale. Tutto dipende dal pubblico di riferimento a cui si vuole rivolgere il contenuto. «Credo sia normale che al pubblico di Rai 1, molto più anziano, si rivolga in maniera diversa, benché anche lì siano stati casi di programmi che hanno portato in televisione baci gay e storie LGBTQ+» aggiunge Sfregola. Come nel marketing, il linguaggio e l’immaginario che sfruttano i programmi televisivi rispondono alle richieste dello spettatore, una spiegazione logica che però non risponde alla domanda principale che si sono posti gli utenti social dopo aver visto la scena del cappello nero in Gloria. Perché mandare in onda programmi con tematiche “controverse”, se poi vengono filtrate?