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"The Idol" ha davvero segnato la fine per The Weeknd?

Rat tail, testi dimenticati e troppi gemiti per un uomo solo

The Idol ha davvero segnato la fine per The Weeknd?  Rat tail, testi dimenticati e troppi gemiti per un uomo solo

La nuova serie di HBO The Idol si è rivelata un successo controverso. Lo show di Sam Levinson è sembrato affidarsi troppo pesantemente allo shock value, guadagnandosi l'accusa di sessualizzare la protagonista femminile fino a disumanizzarla. Nonostante lo show abbia diviso l'opinione pubblica, però, una cosa che sembra aver messo tutti d'accordo è la recitazione di The Weeknd. Il cantante canadese Abel Makkonen Tesfaye - che ora non si fa più chiamare The Weeknd - ha fatto il suo debutto come attore interpretando Tedros, lo squallido proprietario di un club dai fetish sessuali piuttosto spiccati che, per evidenti ragioni, non è stato apprezzato dai fan dell'artista. Tedros è possessivo, abusivo, incredibilmente manipolatorio, e tratta tutti quelli che lo circondano come se fossero di sua proprietà. Anche se il personaggio è stato appositamente progettato per rappresentare la feccia della terra (o almeno speriamo che sia così), The Weeknd ha purtroppo ricevuto la sua parte di critiche.

Il pubblico ha spesso difficoltà a separare l'attore dal personaggio, tanto che non è raro vedere associati gli interpreti ai loro ruoli più riconoscibili. Basti pensare a Johnny Depp come Jack Sparrow o a Neil Patrick Harris come Barney Stinson. Nel caso di The Weeknd, che ha debuttato sul piccolo schermo nei panni di un personaggio a dir poco sgradevole, il successo dello show potrebbe aver reso ancora più complicato il suo futuro da attore. È successo molte volte che gli attori si siano pentiti di aver interpretato un personaggio a causa del backlash che li ha poi seguiti nelle loro vite quotidiane. Jack Gleeson, ad esempio, che ha interpretato il famigerato Joffrey Baratheon in Game of Thrones, ha dovuto prendersi una pausa dalla recitazione a causa dell'odio ricevuto per il ruolo. E sebbene The Weeknd non abbia dovuto ancora affrontare simili livelli di astio da parte del pubblico, alcune persone si sono fatte avanti sui social media affermando che guardarlo in The Idol ha reso più difficile apprezzarne la musica.

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Chiunque abbia un account TikTok è sicuramente già incappato nella clip virale di un fan che cerca di ascoltare The Weeknd dopo aver visto The Idol e non ha altra scelta se non smettere, tra i flashback di alcune delle scene più cringe della serie. Devo ammettere che, dopo aver visto lo show in un solo giorno, anche io ho difficoltà ad ascoltarlo pronunciare una sola parola senza sentirmi rabbrividire, forse per via dell'atmosfera da "Attractive r*pist vibe," oltre che i dialoghi terribili. In generale, il pubblico ha giudicato la performance di Abel in The Idol troppo incoerente, sostenendo che la sua interpretazione fosse tanto inquietante quanto poco credibile, quando invece sarebbe servito un appeal più intimidatorio per rendere il tutto verosimile. Per il bene della nostra salute mentale, forse non avevamo davvero bisogno di vedere il personaggio alla sua massima potenza.

Una cosa è interpretare un personaggio in uno show televisivo, una cosa è non riuscire a disfarsene nella vita reale. È ciò che è emerso chiaramente all'inizio dell'estate, quando The Weeknd ha "dimenticato come si canta" durante il suo concerto di maggio, sostenendo che fosse dovuto al fatto di assunto il ruolo di un personaggio che, al contrario di lui, non sapeva cantare. Tesfaye è uscito allo scoperto descrivendo l'esperienza come «Terrificante» ma sembra che si sia già ripreso. Oggi si esibirà a Milano, a patto che riesca a tenere sotto controllo il suo alter ego Tedros. Tutto sommato non è stata la mossa migliore scegliere un personaggio così complesso e orribile come primo ruolo da attore, ma sembra che, sebbene la sua reputazione abbia subito un duro colpo, la sua carriera musicale sia viva e vegeta. Chissà, forse lo conosceremo in ruoli sorprendenti in produzioni future, sperando che abbia imparato la lezione: mai interpretare un personaggio con un maledetti codino da topo.