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I migliori momenti nella storia degli Oscar

Quella volta che Bjork depose un uovo sul Red Carpet

I migliori momenti nella storia degli Oscar  Quella volta che Bjork depose un uovo sul Red Carpet

La notte più importante di Hollywood sin dalla sua prima edizione nel 1929 non manca mai di regalare risate e lacrime, ma a volte lo spettacolo riserva anche momenti che tengono il pubblico in fibrillazione anche dopo la consegna dei trofei, anzi, ci sono immagini capaci di coinvolgerci tanto da diventare ricordi indelebili nell’immaginario collettivo. In attesa dell’evento più importante nel panorama del cinema internazionale, ripercorriamo dieci momenti iconici che hanno fatto la storia degli Oscar.

1. Alfred Hitchcock ringrazia (1968)

Il maestro della suspense è stato nominato per cinque Oscar nel corso della sua lunga carriera, ma non ha mai vinto fino al 1968, e anche in quel caso non in una delle categorie tradizionali dell'Academy: gli fu consegnato l'Irving G. Thalberg Memorial Award, una sorta di premio alla carriera per i registi. Forse non soddisfatto del titolo onorifico, Hitchcock ha pronunciato uno dei discorsi più brevi della storia degli Oscar: un semplice "grazie, grazie mille”.

2. Littlefeather rifiuta il premio per conto di Marlon Brando (1973)

Quando Marlon Brando vinse l’Oscar per quello che oggi è considerato uno dei suoi ruoli più noti, Don Vito Corleone ne Il Padrino, l'attore non era presente per portare a casa il trofeo della categoria di miglior attore protagonista. Decise di mandare Sacheen Littlefeather al suo posto, attivista nativa americana Apache e presidente del National Native American Affirmative Image Committee«Con grande rammarico non può accettare questo premio così generoso - ha dichiarato Littlefeather - e la ragione di questa scelta è il trattamento riservato oggi agli Indiani d'America dall'industria cinematografica».

3. Un uomo nudo invade il palco (1974)

Nel 1974 poco prima che Elizabeth Taylor consegnasse il premio per il miglior film un uomo nudo attraversò il palco, Robert Opel, fotografo e gallerista americano. Il conduttore David Niven ha reagito con grande compostezza, dopo essere scoppiato in una breve risata ha commentato: «Non è affascinante pensare che probabilmente l'unica risata che quell'uomo potrà mai suscitare nella sua vita sarà spogliandosi e mostrando i suoi difetti?». In seguito, sono emerse alcune prove che suggeriscono che l'apparizione di Opel sia stata favorita dal produttore dello show, Jack Haley Jr, come trovata mediatica, e persino Robert Metzler, direttore commerciale dell’evento, riteneva che l'incidente fosse stato in qualche modo pianificato.

4. Cher e il suo revenge dress (1986)

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Quando Cher vinse l'Oscar come miglior attrice per il suo ruolo in Moonstruck del 1987, aveva già scioccato la platea degli Oscar con un “revenge dress” dalle derive carnevalesche. Alla cerimonia del 1986 si presentò con un imponente copricapo di piume, a seno nudo, con la parte superiore e inferiore accentuata da orli triangolari, in un abito creato appositamente per lei dal suo collaboratore di lunga data, lo stilista Bob Mackie, che in seguito avrebbe dichiarato al New Yorker di averlo concepito “un po' per vendetta”. In quel periodo Cher aveva da poco recitato nel film Mask di Peter Bogdanovich e nei panni della madre di un adolescente sfigurato aveva vinto come miglior attrice a Cannes, ma era stata snobbata agli Oscar. «Era arrabbiata perché non era stata nominata per 'Mask - ha detto in merito Mackie - C'erano molte persone che dicevano: "Non è moda!". E io ho risposto: 'Certo che non è moda. È un abbigliamento folle per attirare l'attenzione!' e ha attirato l'attenzione, la gente ne parla ancora.»

5. Björk depone un uovo sul red carpet (2001)

Possiamo sempre contare su Björk per risvegliare i dormienti spiriti nella stagione degli Award, ma è difficile superare il memorabile outfit apparso sul red carpet degli Oscar 2001, quando la cantante si è presentata vestita con un costume da cigno bianco. L'abito dello stilista macedone Marjan Pejoski, era dotato di un uovo abbinato, che la musicista “depose” sfacciatamente di fronte ai paparazzi. Ma più dell’atto in sè è stata la stampa a conferire un allure iconico all’evento: Jay Carr del Boston Globe ha scritto «L'avvolgente abito cigno di Björk... la fa sembrare una profuga proveniente dalla peggiore compagnia di balletto provinciale», mentre Steven Cojocaru ha definito l'abito «probabilmente una delle cose più stupide che io abbia mai visto» e Joan Rivers ha sottolineato «In seguito ho visto Björk nella toilette delle donne seminare carta igienica sul pavimento; questa ragazza dovrebbe essere chiusa in un manicomio.»

6. Halle Berry è la prima donna nera a ricevere il premio come Miglior Attrice (2002)

La storica vittoria di Halle Berry, prima donna di colore ad essere premiata come migliore attrice, ha commosso tutti: «Questo momento è molto più grande di me. Questo momento è per Dorothy Dandridge, Lena Horne e Diahann Carroll. È per le donne che mi stanno accanto, Jada Pinkett, Angela Bassett, Vivica Fox. Ed è per ogni donna di colore senza nome e senza volto che ora ha una possibilità perché questa porta stasera è stata aperta.» Tuttavia, nonostante i suoi desideri, nei vent'anni successivi nessun altra donna di colore si è aggiudicata il premio questa categoria.

7. L'Oscar postumo di Heath Ledger  (2009)

Il 22 febbraio 2009 a Hollywood era in corso la Notte degli Oscar ma all'appello mancava uno dei candidati più acclamati, Heath Ledger, scomparso prematuramente poco più di un anno prima a soli 28 anni, in un appartamento di SoHo per un’overdose di farmaci. L'indimenticabile interpretazione del celebre ed iconico villain di Batman nel secondo film della trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan è valsa un Oscar postumo all’attore australiano, ritirato dalla famiglia per conto della figlia Matilda nella commozione generale

8.  Un Oscar per sbaglio (2017)

l 26 febbraio 2017 l’89ª edizione degli Academy Awards stava per concludersi, con un solo premio ancora da assegnare. Warren Beatty e Faye Dunaway salirono sul palco per consegnare il trofeo per il miglior film: all'apertura della busta, Dunaway ha letto il nome di La La Land e il cast e la troupe sono saliti sul palco per i ringraziamenti. Ma dietro di loro c'era qualcosa che non andava: i macchinisti hanno iniziato a correre sul palco e le facce del team di La La Land sono passate dalla gioia più sfrenata all'orrore: «Ha vinto Moonlight» - dice uno di loro, agitato e sconvolto - «no non è uno scherzo. Ha proprio vinto Moonlight». Arriva Jimmy Kimmel e conferma la notizia, mostrando la busta. Cosa è successo? Warren Beatty cerca di spiegare: «Nella busta c'era scritto Emma Stone per La La Land». Jimmy Kimmel scherza: «È colpa mia, sapevo che avrei rovinato tutto prima della fine. Buonanotte a tutti, prometto di non tornare più».

9.  Zhao infrange i record 

Settima donna mai nominata come miglior regista, Zhao ha infranto i record nel 2021 quando ha vinto per Nomadland, diventando la prima donna asiatica (e solo la seconda donna in assoluto) a vincere la categoria. Nel suo discorso di accettazione, la regista, sceneggiatrice e produttrice ha parlato delle poesie che ha imparato a memoria con suo padre mentre cresceva in Cina e di come queste “la facciano andare avanti quando la vita è difficile”: «Le persone alla nascita sono completamente buone. Questo è per tutti coloro che hanno la fede e il coraggio di aggrapparsi alla bontà in loro stessi e negli altri. Questo è per voi, mi ispirate ad andare avanti».

10. Lo schiaffo di Will Smith (2022)

Lo schiaffo più memato della storia è avvenuto dopo che Chris Rock ha fatto una battuta davvero poco carina sull'alopecia di Jada Pinkett. Will SMith è salito sul palco come una furia e ha colpito il comico gridando «Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca!». Nell'imbarazzo generale il pubblico è rimasto in silenzio mentre il conduttore, scioccato, ha ribattuto: «Wow, amico, era una battuta», prima di consegnare il premio per il miglior documentario. La stessa sera Smith ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo in King Richard del 2021 e nel suo emozionato discorso di accettazione si è scusato con l'Academy e con i suoi colleghi nominati - ma non con Rock. L'attore si è poi dimesso dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences e l'Academy stessa ha imposto un divieto di 10 anni di partecipare a qualsiasi evento dell'organizzazione, compresi gli Oscar.