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The Magician’s Birthday

The Magician’s Birthday
Alle volte il fascino di un look si racchiude nella capacità di mischiare elementi eccessivi ed importanti singolarmente, senza risultare ridicoli, ma al contrario, rendendo impossibile staccare gli occhi di dosso da quella figura che ci cammina di fronte, o che distrattamente sta lì in piedi nella metropolitana. Non è una capacità comune a molti, lo sappiamo, più che altro è frutto di quel innato senso dello stile, che appartiene ai pochi eletti alla corte dell’eleganza. Molti di questi outfits, possono risultare unici, ma a mio avviso non è possibile che qualcosa nasca dal nulla, tanto meno un abbinamento. Credo che sia più opportuno parlare di doti naturali di senso dello stile, coniugate ad un’ispirazione non per forza palesemente manifesta, ma piuttosto tratta da ricordi e sensazioni che hanno segnato in qualche modo il nostro modo di essere. Sulla scia delle vestibilità over, del tanto amato mood nord europeo, per non parlare poi dei drappi e veli nel menswear nipponico, non so a voi, ma a me è spesso sembrato di intravedere gli elementi che sceglierebbe un mago negli abbinamenti ispirati a questo filone, qualcosa rubato al mondo dell’illusione di Houdinì e David Copperfield, qualcosa del mangiafuoco, qualcosa del prestigiatore…Insomma elementi di magia e di leggerezza, rubati dalla memoria del passato e magari, nell’idealizzazione di un futuro.
Capita così di vedere passare mantelli di vario genere, dagli innovativi proposti da Undercover, che sembrano rievocare la pelliccia di qualche animale feroce, alla mistica sovrabbondanza scivolata di tutta la scuola dell’avanguardia della morbidezza e dei tagli scivolati come modus vivendi, alla Damir Doma per intenderci.

Al mantello si uniscono veri e propri chemisie unisex super colorati, come quelli visti sulle passerelle di Horace e Henrik Vibskov, da abinare a capispalla lunghi e total black in maglia o in panno. Completano il tutto, cilindri vintage in feltro, su cui sbizzarrire le voglie in materia di colore e perché no, in cui nascondere il vostro coniglio bianco…
Se il mago fosse troppo audace da interpretare, beh non mancano di certo ispirazioni legate al mangia fuoco e al lanciatore di coltelli. Blazer corti e colorati, ricchi in fantasie quali piedipull e principe di galles, da coniugare a skinny corti e risvoltati, guarniti da scarpe con coda di rondine o alla marsell per interderci. Tutto questo per non tirare in ballo stivali ed anfibi laced up, che rientrano di diritto in questo mood. Se poi voleste proprio calarvi nella parte al cento per cento, consigliamo guanti in pelle nera e spille iconiche, quali fiori, teschi e richiami massonici, ritrovabili negli accessori della casa di moda francese 0044.
Sperando di non aver dato ai nostalgici del carnevale un consiglio per un folle travestimento, confidiamo nell’essere al più presto circondati da maghi, mangiafuoco e prestigiatori, perché infondo l’illusione è la chiave della creatività e dell’estro.