Meryll Rogge è la vincitrice dell'Andam Prize 2025 La designer belga ha portato a casa il Grand Prix e il premio da €300,000

Ieri sera, i trentatré membri della giuria dell’Andam Prize 2025 si sono riuniti presso l’IFM di Parigi per decidere il destino degli undici finalisti di questa edizione. Un destino che cambierà radicalmente per i vincitori – grandi e piccoli – del concorso, i quali si sono visti assegnare non solo un sostegno finanziario rilevante, ma anche un’importante visibilità e il supporto di mentori, nomi illustri del settore. Vantaggi fondamentali in un’epoca in cui i designer emergenti sono sempre più numerosi e desiderano conquistare un posto in un’industria altamente competitiva, che sta attraversando un periodo difficile e fatica a ritrovare l’antico splendore a causa di una persistente crisi del lusso. In questo contesto complesso, i premi e i grandi concorsi di moda si impongono quindi come trampolini di lancio imprescindibili per questi giovani creatori in cerca di riconoscimento. La grande vincitrice dell’Andam 2025, tuttavia, sembra non avere alcuna difficoltà a superare questi ostacoli: dopo essere stata finalista al Woolmark Prize nel 2025, vincitrice del titolo di designer dell’anno ai Belgian Fashion Awards nel 2024 e semifinalista al Prix LVMH nel 2022, la stilista belga Meryll Rogge ha conquistato ieri il Grand Prix de l’Andam. Oltre ai 300.000€ previsti, la creatrice beneficerà, così come il suo collega francese Alain Paul – vincitore del Prix Spécial de l’Andam e di 100.000€ – della mentorship di Sidney Toledano, Presidente dell’IFM e Consigliere del Presidente di LVMH, per un periodo di un anno. Una vittoria meritata sia per la belga che per il francese, il quale ha anch’egli dimostrato grande competenza e creatività, facendo parte, tra l’altro, degli otto finalisti del Prix LVMH 2025. 

Sempre in ambito francese, ma con qualche ispirazione turca, Burc Akyol, finalista del Prix LVMH 2023, si è aggiudicato il Prix Pierre Bergé, ricevendo anch’egli 100.000€ e il supporto del fondatore e direttore creativo di Ami Paris, Alexandre Mattiussi, che aiuterà il giovane stilista a strutturare il proprio marchio e ad assicurarne lo sviluppo internazionale, offrendo consigli privilegiati sullo sviluppo del prodotto, sulle strategie commerciali e digitali. Ma non sono stati solo gli abiti a essere protagonisti: anche gli accessori hanno avuto il loro momento di gloria, in particolare quelli di Sarahlevy, vincitrice del Prix Accessoires de Mode, che ha ricevuto anch’essa 100.000€ e il supporto per un anno, con consigli personalizzati, da parte di Sophie Delafontaine, direttrice artistica della maison Longchamp. Selezionato da un comitato di esperti di moda e innovazione, il Prix de l’Innovation 2025, del valore di 100.000€, è stato assegnato a Losanje, start-up francese che supporta i brand e le aziende nella creazione di prodotti tessili circolari grazie a una soluzione di upcycling industrializzata, flessibile e su misura, che permette di trasformare qualsiasi prodotto tessile finito (abiti, lenzuola, teli, tende) in componenti pronti per essere assemblati. Per la prima volta, il comitato di esperti ha inoltre attribuito un Premio Speciale a Goldeneye Smart Vision, una tecnologia francese sviluppata dalla start-up Apollo Plus, che rivoluziona il controllo qualità tessile grazie all’intelligenza artificiale auto-supervisionata, generando gemelli digitali del tessuto utilizzabili in ogni fase della produzione. 

Un’edizione 2025 variegata, ricca di talenti e novità per il premio Andam, che ancora una volta porterà sotto i riflettori della moda i talenti emergenti che meritano visibilità, in Francia e oltre. «La Francia è l’incarnazione stessa della moda nel mondo, e la sfida è continuare a scrivere questa storia sostenendo la giovane creatività. La Francia è una terra di opportunità e ispirazione senza pari. Il nostro Paese ha visto nascere alcuni dei più grandi stilisti e ho avviato una serie di azioni per accompagnare i talenti del futuro. I premi dell’ANDAM si inseriscono perfettamente in questa dinamica. Faccio le mie congratulazioni a tutti i vincitori e conto sull’ANDAM e su tutti i suoi partner per continuare a sostenerli anche dopo il premio. Perché è sul lungo periodo che si costruiscono i percorsi dei creatori: loro sono la moda di domani» ha concluso Rachida Dati, ministra della Cultura, che nel 2025 intende investire concretamente nella moda per valorizzare al massimo il terreno fertile che è la Francia.