Vedi tutti

Ai figli di Arnault sarà proibito vendere le azioni di LVMH per i prossimi 29 anni

La moda è un affare di famiglia

Ai figli di Arnault sarà proibito vendere le azioni di LVMH per i prossimi 29 anni La moda è un affare di famiglia

In una mossa strategica, Bernard Arnault, capo supremo di LVMH, ha rafforzato la struttura di governance del proprio impero, limitando la vendita delle azioni di famiglia fino al 2052 e assicurando il controllo della sua famiglia per i prossimi tre decenni. Questa misura concede a Bernard Arnault la possibilità di guidare come amministratore con poteri illimitati di Agache, la società di famiglia che controlla LVMH, fino al suo 95° compleanno. La questione del controllo di Agache ruotava intorno al più giovane dei figli di Bernard Arnault, Jean, già responsabile della divisione degli orologi di Louis Vuitton, che festeggerà 25 anni oggi. Fino ad ora, infatti, in caso di decesso di Arnault la proprietà di LVMH sarebbe passata ad interim a un consiglio di amministrazione di dirigenti belgi di Protectinvest insieme a due società di Bruxelles detentrici del 65% di Agache Commandité. Questa società è stata appositamente costituita e controllata in modo equo dai fratelli Delphine, Antoine, Alexandre, Frédéric e Jean Arnault che possiedono in parti uguali il capitale e che saranno, di base, gli unici autorizzati a gestirlo.

Il piano di successione per la leadership di LVMH è stato definito in modo dettagliato e con largo anticipo dal businessman francese, che di recente è scivolato dal secondo al terzo posto nella lista delle persone più ricche del mondo, seguendo Elon Musk e Jeff Bezos. Lo scopo di Protectinvest era quello di salvaguardare gli interessi finanziari e patrimoniali di LVMH nel caso in cui Bernard Arnault fosse venuto a mancare prima del compimento dei 25 anni di età dell'ultimogenito Jean. Ma ora che la data del compleanno è stata superata il controllo di Agache, attraverso cui gli Arnault detengono il 48,18% delle azioni e il 63,71% dei diritti di voto in LVMH, rimarrà saldamente tra le mani della casata Arnault. Secondo lo statuto di Agache, infatti, solo i cinque fratelli o i loro discendenti diretti possono essere azionisti dell'azienda, e nessuno può vendere azioni fino al 2052. Oltre ai soci accomandatari con diritti di controllo, Agache ha due soci accomandanti con solo diritti patrimoniali, ovvero le due nipoti di Bernard Arnault, Ludovic e Stéphanie Watine, figli della sorella minore Dominique Arnault, scomparsa nel 2006, che controllano il 19% della holding.