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Perché tutti i brand dovrebbero offrire garanzie a vita sui propri prodotti

In breve, per dimostrare che fanno sul serio

Perché tutti i brand dovrebbero offrire garanzie a vita sui propri prodotti In breve, per dimostrare che fanno sul serio

Esisteva un tempo, quando l’abbigliamento e la pelletteria erano business più artigianali e meno massificati, in cui certe figure, specialmente i calzolai, non vendevano solo i prodotti che creavano ma si impegnavano a ripararli, creando un rapporto continuativo e di fiducia coi clienti, ma soprattutto prendendosi la responsabilità delle proprie creazioni. Oggi, in un mondo fatto di retailer internazionali e di boutique estese come network attraverso interi continenti, quella dimensione è andata perduta. Un primo segno di cambiamento, però, è arrivato lo scorso mese quando Bottega Veneta, volendo rinforzare il suo status di brand artigianale, ha avviato il programma Certificate of Craft, ovverosia una garanzia a vita su una lista di borse classiche che sarà possibile portare in boutique per riparazioni e restauri. Ma Bottega Veneta non è il solo: Gucci,  Louis Vuitton, Hermès, Dior, Fendi e Brunello Cucinelli hanno tutti i propri servizi post-vendita, mentre Chanel ha registrato quest’anno una serie di trademark che istituiscono garanzie di cinque anni sulle proprie borse mentre ha avviato una prima fase del programma Chanel Restoring Care che sarà «dapprima riservato alle borse iconiche in pelle nera della Maison [e] sarà quindi esteso a una gamma di prodotti più ampia, in tutte le boutique CHANEL del mondo. Il programma arricchirà nel tempo la propria offerta, integrando ad esempio spazi dedicati in boutique selezionate o vicino».

La questione delle riparazioni non è secondaria: capita spesso che una borsa o un altro prodotto da collezione si rovini, e nelle città di tutto il mondo non mancano certo servizi di riparazione esterni, ma quando si tratta di una borsa di Louis Vuitton, per esempio, un pellettiere la potrà riparare ma così facendo potrebbe comprometterne l’originale integrità e così facendo, per certi versi, manometterla e falsificarla con materiali o tecniche di costruzione che il brand non avrebbe mai usato. E nel quadro dei crescenti sforzi che molti brand stanno facendo per estendere il proprio controllo sulla vita dei prodotti dopo l’acquisto, un servizio di riparazione e di garanzia rappresenta semplicemente una dimensione dell’esperienza del lusso che dovrebbe essere naturalmente presente tra i servizi di un brand di lusso. Proprio sulla questione del lusso, la promozione delle garanzie da parte dei brand di lusso serve a due scopi per così dire “aziendali”: il primo è quello di invogliare i clienti ad acquistare tramite i canali primari, evitando il secondhand ormai dilagante; il secondo è quello di giustificare gli aumenti di prezzo che un po’ tutti i brand di lusso hanno applicato ai propri prodotti negli anni successivi alla pandemia, e che sono finiti sotto critiche feroci di clienti più disincantati che hanno iniziato a parlare di un calo della qualità generale dei prodotti ma anche di prezzi ingiustificati per prodotti che, senza cambiare nel design e nella composizione, sono stati acquistati per molto meno anni fa e che ora sono diventati inarrivabili per gli stessi VIC o comunque troppo eccessivi per i prodotti che si stanno acquistando.

La questione del value for price va sottolineata con importanza: in un'industria della moda che pullula di nuovi e giovani brand indipendenti, le cui produzioni locali e limitate sono da sé una garanzia di qualità, si trovano spesso sul mercato borse o prodotti di pelletteria di estrema qualità ma privi di un branding iconico - la qualità dei materiali non è insomma più una prerogativa dei brand di lusso, che invece possono vantare l'impeccabilità dei propri servizi post-vendita e del loro customer care. Tutti sanno che produrre anche le borse più preziose non costa più di 500 euro in termini di lavoro e materiali, esistono content creator che su Instagram o TikTok le smontano per esaminare tutti i dettagli e divulgandoli al pubblico - è davvero tutto là fuori. Il resto del prezzo può essere giustificato nella direzione creativa, nell'esperienza d'acquisto e, ovviamente, nella customer care. La garanzia a vita dunque rappresenta un segnale di goodwill estrema che, considerata l'importanza che questi brand possiedono o si attribuiscono, dovrebbe essere scontata e naturale. Sia che la sostenibilità o il desiderio di controllare i propri prodotti rappresentino la motivazione della rifioritura dei servizi di riparazione, l’istituzione di questi servizi non può che essere un bene, che allontana i brand di lusso dal mondo del commercio industrializzato e li riporta in una dimensione artigianale più vera che, tra i vortici del marketing e le piogge di nuovi prodotti brandizzati di poco conto che hanno invaso i negozi, dovrebbe essere la loro sola e unica dimensione.