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La storia dietro la hoodie (V) Vaccinated di Valentino

Nata come bootleg, passata per Instagram e arrivata fino all'Unicef

La storia dietro la hoodie (V) Vaccinated di Valentino  Nata come bootleg, passata per Instagram e arrivata fino all'Unicef

La moda non conosce padroni o almeno quella dei bootleg sembra pensarla così. Tra l'imitazione e la presa in giro, quell'universo fatto di copie mal riuscite ha sempre gravitato in un limbo fatto di thrift shop e prove di successo, con brand come Market (ex Chinatown Market) nella lista dei massimi esponenti dell'arte del bootleg.
Ma cosa succede quando una hoodie nata per scherzo diventa un item di successo? Lo sa Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, che pochi giorni dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino contro il Covid-19 aveva deciso di festeggiare pubblicando su Instagram una foto da Nettuno, sua città natale, con una hoodie perfetta per l'occasione in cui la "V" rossa della Maison si trasformava nello slogan "Vaccinated".  Di lì a poco il successo della hoodie è stato inarrestabile, passando dai like di Marc Jacobs ai commenti di Eva Chen e Zoey Deutch per arrivare all'armadio di Lady Gaga.

Quella che era nata come una hoodie bootleg adesso è diventata un vero item di Valentino in una storia fatta di strane coincidenze, come raccontato da Vanessa Friedman sul New York Times. Creata da Cloney, brand con base a Los Angeles, la bootleg hoodie è stata scoperta da Piccioli e dal suo team per caso online mettendo il direttore creativo davanti a un bivio: appropriasi della paternità dell'item e ricrearlo in versione ufficiale o contattare il suo creatore? Un po' per la paura di un post di Diet Prada, ma soprattutto per il buonsenso di Piccioli, la mossa successiva è stata acquistare tutto lo stock rimanente online per regalarlo ad amici e parenti. "Non volevo rubare l'idea, anche se avrei voluto averla io per primo" ha detto Piccioli, che si è immediatamente messo in contatto con il founder del brand, Duke Christian George III.

Ex attore e ballerino, George ha nel suo curriculum anche una carriera da rapper in un duo formato da "due tizi vestiti in smoking con una maschera di George Clooney". Il nome, ovviamente, era Cloney , lo stesso del brand che prima di creare la hoodie (V) Vaccinated aveva dato vita a un altro tormentone del web con lo slogan “Kim Is My Lawyer”. Cloney e Piccioli hanno così trovato una soluzione: Valentino avrebbe creato la hoodie nelle sue fabbriche con i suoi standard, mentre il il brand di George III sarebbe apparso come co-creatore della collabo. Il risultato più importante sono però gli € 800.000 donati dalla Maison ad Unicef come "anticipo delle vendite" della hoodie, i cui proventi verranno interamente destinati all'agenzia. Il prossimo passo, su cui Piccioli non si è voluto esprimere, potrebbe essere l'esordio della hoodie (V) Vaccinated sulla passerelle della Paris Fashion Week, dando un nuovo significato al ruolo della moda nella battaglia per le cause sociali.