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Anche The North Face abbraccia l’agricoltura rigenerativa

La nuova evoluzione della sostenibilità nella moda

Anche The North Face abbraccia l’agricoltura rigenerativa La nuova evoluzione della sostenibilità nella moda

Nel dibattito collettivo su come rendere sostenibile l’industria della moda, il nuovo trend sembra essere quello dell’agricoltura rigenerativa – una serie di tecniche di coltivazione, cioè, che arricchiscono il suolo invece che depauperarlo delle sue risorse in maniera intensiva. Dopo che Gucci ha presentato la sua strategia nature-positive il mese scorso, infatti, anche The North Face ha annunciato che disegnerà una delle prossime collezioni FW22 utilizzando cotone da agricoltura rigenerativa coltivato negli Stati Uniti insieme all’azienda Indigo Ag

Rivolgersi al network di agricoltori USA di Indigo Ag è solo il primo passo di una strategia molto più ampia, il cui passo finale vedrà il coinvolgimento delle colture in Sud America. Carol Shu, senior manager per la global sustainability del brand, ha raccontato a WWD

«Progetti simili ci aiutano ad approfondire il discorso sulla supply chain. Lo stiamo applicando su una scala mai vista prima».

Con questa partnership, verrà organizzato un sistema di premium che verranno dati agli agricoltori che implementeranno tecniche rigenerative, con ulteriori sussidi e sovvenzioni dati in base a chi riuscirà a tagliare le proprie emissioni di carbonio. Il network di Indigo Ag è composto da oltre 1000 aziende che coprono complessivamente 2 milioni di acri. Indigo Ag ha anche affermato di essere in fase di contrattazione con molti altri apparel brand non meglio specificati – una notizia che fa sperare nella nascita di un nuovo trend per le supply chain della moda.