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Il tribunale di Barcellona assolve "Supreme Spain"

Continua la battaglia sul legal fake tra il brand fondato da James Jebbia e Supreme Italia

Il tribunale di Barcellona assolve Supreme Spain Continua la battaglia sul legal fake tra il brand fondato da James Jebbia e Supreme Italia

Da piccola storia legata allo streetwear e al fenomeno del legit fake, la battaglia tra Supreme e Supreme Italia - brand controllato dalla International Brand Firm (IBF) - sta diventando una vicenda seguita a livello internazionale e che potrebbe avere serie conseguenze sul futuro legale della produzione nel fashion system. Dopo aver traslocato il brand dall'Italia alla Spagna - abbandonando il brand Supreme Italia e aprendo Supreme Spain - questa settimana IBF ha registrato un'altra vittoria legale nei confronti del brand americano, che ha accusato IBF di concorrenza sleale e contraffazione. A differenza del periodo italiano, IBF ha aperto da qualche mese dei negozi monomarca fisici a marchio Supreme Spain a Barcellona, Ibiza, Formentera e Malaga. Fonti di nss magazine hanno confermato la pianificazione di prossime aperture anche a Madrid, Valencia, Bilbao, Alicante, Cordoba e Siviglia.

 

La sentenza del tribunale di Barcellona

Con l'ordinanza N.277/18, del 5 Ottobre 2018, il Tribunale di Barcellona - Juzgado de lo Mercantil n.2 - ha respinto in toto tutte le richieste della Chapter 4 (società statunitense che detiene il marchio Supreme) contro la Elechim Sports SL (di proprietà della IBF) società che detiene il diritto di utilizzo del marchi Supreme Spain, già proprietaria di altri marchi, tra i quali Supreme Italia.

Il giudice Spagnolo ha rigettato l'accusa più rilevante mossa a IBF - quella di concorrenza sleale- e non ha concesso alcun provvedimento cautelare alla Chapter 4  per mancanza dei requisiti giuridico e processuale, affermando che Supreme New York non si trova in una posizione giuridica tale da legittimare qualsiasi inibitoria nei confronti di Supreme Spain. Questa sentenza rafforza la posizione di legittimità di IBF, confermata in Italia dalle sentenze del Tribunale di Trani e il doppio rifiuto di registrazione del marchio Supreme presentati da Chapter 4 a il marchio Supreme nell'Unione Europea

 

Il Fenomeno del Legit Fake

L'incredibile storia del successo di Supreme è allo stesso tempo il tallone d'Achille che ha scatenato una serie di imprevedibili eventi. Molti fan del brand newyorchese hanno criticato spesso i produttori di magliette e felpe simili a quelle dei drop di Supreme, senza tuttavia sapere una cosa: la registrazione del marchio Supreme in Europa ha storicamente riscontrato dei problemi legali, di conseguenza non può estendere il diritto di proprietà intellettuale sui suoi prodotti. 

 La scarsa disponibilità dei prodotti ne ha reso l'acquisto molto difficile, anche per i fan più accaniti. I giovani consumatori più di tutto vogliono un prodotto che porti la scritta Supreme (e tutto il significato che ne deriva) e poco importa come o dove è stato acquistato, e soprattutto se sia originale o falso.