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L'Unione Europea rifiuta (ancora) il marchio Supreme

UE VS SUPreme

L'Unione Europea rifiuta (ancora) il marchio Supreme UE VS SUPreme

Supreme, brand newyorkese di James Jebbia, colosso dell'attuale mondo streetwear, continua ad avere problemi con l'Unione Europea

Circa un mese fa, l'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale) aveva già rifiutato la registrazione legale del marchio americano presso il mercato europeo, con la denominazione "Supreme". La decisione dell'Ufficio europeo comunque non influisce sulla protezione del marchio all'interno dei singoli paesi dell'Unione: in Italia infatti il marchio è protetto e registrato, mentre ad esempio in Spagna non lo è

Oggi la battaglia continua ma questa volta le dinamiche sembrano essere diverse. Chapter 4 infatti - società responsabile del brand Supreme - ad inizio mese aveva inoltrato un'altra richiesta di registrazione all'EUIPO per il marchio "SUP". L'istanza è stata però rifiutata in breve tempo dal momento in cui, secondo l'Ufficio "il segno è descrittivo delle caratteristiche dei prodotti e privo di carattere distintivo". 

Ma come mai?

Bisogna considerare il fatto che "SUP" è un termine comunemente utilizzato e conosciuto dai consumatori di lingua inglese come abbreviazione di “Stand Up Paddleboarding”, uno sport acquatico molto simile al surf che prevede l'uso di una tavola di ampio volume e di una pagaia apposita per la propulsione. L'EUIPO ha per queste ragioni dichiarato che tale termine è già comunemente diffuso e strettamente connesso a precisi prodotti sportivi e che dunque non può essere registrato come da richiesta da parte di Chapter 4 (=Supreme). 

Ennesimo colpo per il brand di Mr Jebbia ed ennesimo "step in avanti" per l'IBF (International brand Firm) che ormai si fronteggia da tempo con Chapter 4 in relazione al brand Supreme. 

Cosa dobbiamo aspettarci ora? Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi della vicenda su nss magazine.