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L'omaggio a Yves nella sfilata SS19 di Saint Laurent

I capi più iconici della maison reinterpretati da Anthony Vaccarello

L'omaggio a Yves nella sfilata SS19 di Saint Laurent I capi più iconici della maison reinterpretati da Anthony Vaccarello

Il secondo giorno della PFW si è chiuso ieri sera con uno show spettacolare, forse il migliore delle ultime settimane di Fashion Weeks, quello di Saint Laurent. Il direttore creativo Anthony Vaccarello ha portato gli ospiti ancora una volta al Trocadéro di Parigi, ai piedi della Torre Eiffel, per presentare la collezione SS19: 95 look tra giacche sartoriali, miniabiti, caftani, costumi da bagno, short e gonne cortissimi, sandali dal plateau vertiginoso e cappelli scenografici. Una collezione forte, d'impatto, glamour e sofisticata, che non può non far pensare al fondatore della Maison Yves Saint Laurent. Vaccarello, nel backstage della sfilata, ha raccontato di essere stato ispirato dalla grande capacità di Saint Laurent di reinterpretare in maniera sempre innovativa capi classici del guardaroba femminile. Il designer di origine italiana ha cercato di seguire gli insegnamenti del maestro, guardando al ricchissimo archivio della maison, ma anche omaggiando il suo geniale fondatore. 

 

Location 

Fin dal setting della sfilata era chiaro il riferimento a YSL. Ai piedi della torre simbolo di Parigi, infatti, Vaccarello ha fatto costruire una passerella-piscina (in cui le modelle camminavano senza timore di rovinare scarpe o bagnare gli abiti) al cui lato era posta una lunga fila di palme. Un dettaglio che richiama Marrakech, la città preferita di Yves, in cui aveva una magnifica seconda casa con un giardino rigoglioso, ricco anche di palme. 

Stelle

Yves Saint Laurent era solito mandare ad amici e parenti le famose Love Postcards, delle cartoline di auguri per festeggiare l'inizio del nuovo anno, usanza che ha portato avanti per più di trent'anni. Le postcards erano decorate con disegni e scritte colorate e dettagli come cuori e stelle. Vaccarello riutilizza proprio le stelle che vanno ora a ricoprire miniabiti in suede, tutine nere e lunghi abiti di chiffon. 

Safari Jacket

Si tratta dei uno dei capi più iconici di tutto l'universo Saint Laurent. Indossata per la prima volta nel 1969 da colei che si definiva 'sorella di Yves', Betty Catroux, la giacca di ispirazione safari diventa immediatamente uno dei simboli della maison e item ricorrente in tutte le collezioni successive. Per la SS19 il direttore creativo ne accorcia la lunghezza e la abbina a skinny neri e golden boots. 

Cappelli 

I cappelli sono sempre stati un elemento importante in tutte le collezioni di Monsieur Saint Laurent. Di paglia, a bombetta o a falda larga, a coprire o scoprire il volto delle modelle, sono un dettaglio fondamentale in ogni look. Saint Laurent ha portato in passerella qualche ora fa cappelli meno ampi, portati dritti sul capo, o leggermente più indietro, appoggiati quasi sulla nuca, in nero e bordeaux. 

Bra

Una delle muse di Yves, Naomi Campbell, era scesa in passerella nel 1999 indossando pantaloni gessati e una giacca di pelle sotto la quale spuntava un reggiseno nero con dettagli in pizzo e con chiusura a fiocco in raso nero. La modella Binx Wilton, invece, ieri sera indossava pantaloni neri a vita alta abbinato ad un reggiseno sempre con chiusura a fiocco, questa volta con trasparenze e dettagli in piume. 

Camicie 

Di ogni tipo: aderenti o oversize, con maxi ruches sotto a giacche di velluto, stampate all over o completamente trasparenti, scollatissime o con chiusura da educanda, le camicie fanno parte del DNA di Saint Laurent fin dalla sua fondazione. Vaccarello continua la tradizione, aggiungendovi un tocco rock'n'roll di ispirazione western. 

Cinture

Le cinture di Yves Saint Laurent andavano a stringere la vita di giacche ed abiti, ad evidenziare le forme della figura femminile, solitamente alte e con chiusura quadrata. Per la SS19 Vaccarello le mantiene alte, però in pelle nera con maxi fibbia argento, per poi renderle di nuovo sottili, con chiusura ovale, in pelle o suede, a decorare shorts, miniabiti e pantaloni. 

Piume

Nel 1965 Yves utilizza per la prima volta le piume come dettaglio di un abito, un materiale che andrà poi a ricoprire interi abiti haute couture: celeberrimo il look indossato da Laetitia Casta nel 2000 con mini abiti bianco interamente in piume, con copricapo e stiletti piumati. Per questa stagione le piume tornano a decorare i bordi di reggiseni, abiti e pantaloni glitter. 

Cappa

La sfilata AW89 di YSL era stata chiusa da un'altra carissima musa di Yves. La bellissima modella guineana Katoucha Niane indossava un abito nero fino alla caviglia che incorporava un'ampia cappa nera chiusa al collo da un gioiello in diamanti. La sfilata SS19 di ieri si è chiusa con l'ennesimo omaggio ad Yves: la modella Julia Nobis, sopra a pantaloni neri e camicia trasparente, portava proprio una cappa nera.