Vedi tutti

Kiko Kostadinov SS19: bric-à-brac workwear

L’"utopia fittizia di impiego universale" in un’immaginaria città sul fiume Gange

Kiko Kostadinov SS19: bric-à-brac workwear  L’utopia fittizia di impiego universale in un’immaginaria città sul fiume Gange

In un caldo pomeriggio, nel cuore della vivace Gerrard Street, nella Chinatown londinese, Kiko Kostadinov ha presentato la sua collezione SS19.

Il designer bulgaro, affascinato dall’ installazione The Happy End di Amerika di Franz Kafka di Martin Kippenberger, estrapola l’idea di "utopia fittizia di impiego universale" dell’artista tedesco, la unisce all’estetica del cinema in technicolor di film cult indiani come The Apu trilogy e The river e la trasferisce in un’immaginaria città sul fiume Gange.

Il risultato è una serie di creazioni che mixano sportswear, workwear e mood bohémien.

Mentre in sottofondo il suono dell'acqua viene coperto dai ritmi astratti dei tamburi e dei piatti, diventa rave e si trasforma in una melodia indiana, in passerella si alternano jacquards e tessuti tecnici, stampe geometriche e blazer scozzesi, maglioni con cuciture ricurve e tuniche tribali.

Verdi, viola pastello, l'arancio e giallo colorano i capi della collezione, ma anche parte degli accessori. Tra di essi, oltre ai bellissimi gioielli, spiccano le scarpe, frutto della collaborazione di Kostadinov con Asics. La partnership reinventa la Tug of War in colori menta e lavanda, con un'intersuola in gel traslucido e tomaia in mesh.