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Art is sucking life out of me: KIMIKO YOSHIDA

Art is sucking life out of me: KIMIKO YOSHIDA

In teoria dire Kimiko Yoshida è già dire tutto eppure io ammetto di aver scoperto questa grande artista solo nel 2009 all'interno della splendida collettiva Glass Stress per la 53esima esposizione d'Arte a Venezia. Parliamo infatti di un nome che si porta ormai vent' anni di arte contemporanea, di ricerca, di fotografia e di grande successo.

Nonostante questa artista si sia trasferita molto presto in Europa è decisamente stata consacrata altrettanto presto come un'icona e un riferimento della cultura e dell'arte nipponica nell' inconfondibile rimando alla simbologia orientale. Una produzione monologica ma mai  monotona, in cui il metro di misura di ogni opera è sempre la figura femminile. Le simmetrie delicate del viso e del busto diventano le componenti fondamentali di una serie intima ma con un impatto forte; una ricerca che si sposta su lunghe distanze attraverso evocazioni e culti differenti. Kimiko esprime e con grazia e con ferocia uno studio  sulle civiltà, sui costumi e sulle tradizioni. Sarei curiosa infatti di sapere come mai abbia dedicato una delle sue serie ai ritratti di Pulcinella che il pittore veneziano Giandomenico Tiepolo dipinse in  nel XVIII secolo…