
A Milano arriva la prima mostra italiana sugli NFT
Si chiama “2121 - Crypto Art is now” e si terrà al Museo della Permanente


Trevor Jones, The Bitcoin Angel after Bernini, 2020

Andrea Chiampo, Peregrinus, 2021

Diewiththemostlikes, Adoration salvation, 2021

Fabiano Speziari, Clod 310, 2021

Fabio Giampietro, Kolomna, 2020

Giovanni Motta, Where is JonnyBoy?, 2021

Jesse Drexler, Fear Eater, 2021

Nate Hill, Crop Circles, 2016

Ondrej Zunka, The windy hillside, 2021

Pak, Metarift, 2021

Skygolpe, Solar Cage

Stefan Mathez, Le Anime, 2021

Thomas Stokes III, Anamnesis, 2021
Immaginare l’arte del futuro è l’obiettivo, presente già dal titolo, di 2121 – Crypto Art is now, una mostra che segnerà l’esordio degli NFT e della crypto-art all’interno di un museo italiano, in questo caso al DART | Dynamic Art Museum della Permanente di Milano. La mostra, che apre oggi e durerà fino al prossimo 6 febbraio, raccoglierà i lavori di 70 tra i più importanti digital artist del mondo, e includerà sia opere totalmente digitali che la digitalizzazione di opere fisiche avvenuta tramite sistemi di blockchain e NFT. Durante l’intera durata della mostra, DART e il gruppo Wrong Theory, i cui founder hanno anche collaborato alla curation delle opere, hanno organizzato un calendario di appuntamenti per approfondire ed espandere il dibattito sugli NFT e la crypto-art che riguarderanno temi come il rapporto tra crypto-art e tecnologia, le potenzialità delle intelligenze artificiali e le potenzialità e problematiche della crypto economy ma anche incontri con gli artisti in mostra e i collezionisti.

Pak, Metarift, 2021

Skygolpe, Solar Cage

Stefan Mathez, Le Anime, 2021

Thomas Stokes III, Anamnesis, 2021

Andrea Chiampo, Peregrinus, 2021

Ondrej Zunka, The windy hillside, 2021

Nate Hill, Crop Circles, 2016

Jesse Drexler, Fear Eater, 2021

Giovanni Motta, Where is JonnyBoy?, 2021

Fabio Giampietro, Kolomna, 2020

Fabiano Speziari, Clod 310, 2021

Diewiththemostlikes, Adoration salvation, 2021

Trevor Jones, The Bitcoin Angel after Bernini, 2020
La parte migliore è che la mostra stessa fa parte di uno statement più esteso sulla natura dell’arte che sta andando in scena al DART: accanto all’esibizione di NFT, infatti, è organizzata anche una mostra di arte “tradizionale” dedicata alle opere di artisti come Caravaggio e Guercino e presenti nelle collezioni private storiche di tutta Italia. L’idea è quella di dare lo stesso peso, nel medesimo spazio museale, al collezionismo d’arte classico e a quello del futuro – un tipo di operazione che è in se stesso molto “meta” e che rappresenta un interessante ragionamento sulla natura della creatività e sull’evoluzione delle tecniche artistiche in un paese, come l’Italia, in cui la vita contemporanea si svolge quasi sempre accanto alla costante presenza della storia e del passato.