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Hello Brooklyn #2 - Scienze

Hip Hop & The City

Hello Brooklyn #2 - Scienze Hip Hop & The City
Fotografo
Alex Bienaime

 

"La musica hip hop è sempre stata presente nella mia vita, un po’ come il sole e l’aria che respiriamo”.

È così che Jamal Monsanto – in arte ScienZe – descrive la sua relazione con la musica hip-hop. Nato e cresciuto a Brooklyn, ha iniziato la sua carriera in primo luogo avvicinandosi al mondo della produzione ed esprimendosi diventando un beat maker, ma solo dopo anni si piazzerà dietro ad un microfono per dedicarsi completamente al rap.

Nel 2009 Jamal decide di prendere in mano la situazione e trasforma la sua passione in una carriera vera e propria esibendosi per le prime volte  live a New York e poco dopo facendo uscire  DopeNESS Vol.1, il suo primo mixtape in assoluto che gli aprirà un sacco di porte.

Altri progetti come The Phone Tap(e) e Hall Pass sono stati apprezzati al punto tale da essere pubblicati in diversi blog come 2DopeBoyz, che hanno dato a ScienZe l’occasione di esprimersi in diverse stazioni radio tra le quali All Hip Hop Radio con Will 2B.

Il 2013 segna ufficialmente un anno di grandi evoluzioni per ScienZe, che si esibirà per la prima volta in diverse città dell’ Europa. Noi sfortunatamente ce lo siamo persi, ho quindi deciso di incontralo qui a Brooklyn per saperne di più. 

#1 Ci sono degli artisti che ti hanno profondamente ispirato nel fare musica?

Mio fratello maggiore mi ha ispirato nel fare musica.  Da quando ero piccolo mi ha introdotto alla musica Hip-Hop, mi ha insegnato a fare dei beats utilizzando una tastiera CASIO e mi ha spinto a fare freestyle. Mio fratello, Seven Synz, è il primo rapper del quale sono diventato fan e per me è tutt’ora il numero uno. Mi ricordo quando avevo più o meno 9 anni me ne stavo seduto sugli scalini della casa di mia mamma e ascoltavo la musica che mio fratello e i suoi amici suonavano. Lo sentivo scratchare con vinili e fare dei mix su dei pezzi che fino ad ora non ho dimenticato e qualche volta si sentiva anche Biggie a tutto volume. Mi ha introdotto al mondo dell’arte in tutta la sua essenza e da lí non ho mai smesso di amarla.



#2 Cosa vorresti che cambiasse nel mercato musicale?

Vorrei semplicemente che la gente si dedicasse più alla musica che al business che ci sta dietro.

#3 Una delle tue più grandi conquiste fino ad ora?

Sicuramente andare in Europa nel 2013 e suonare in cinque diversi Paesi è stata una delle mie più grandi conquiste in assoluto. Non ci ero mai stato prima ed è stato bello poter vedere quanto viene apprezzata l’arte in Europa.  

#4 Dopo essere stato in Europa, in quale altro continente o Paese ti piacerebbe viaggiare e condividere la tua musica?

Uno dei miei più grandi sogni adesso è riuscire ad andare in Giappone per condividere la mia musica ed il mio messaggio. So già che sarebbe un’esperienza indimenticabile!

 

#5 Brooklyn è sempre stato un luogo circondato e composto da musica, arte ed un senso di libertà. Che relazione hai con questa città?
 Sono nato a Brooklyn. È la mia casa. Onestamente non esiste un altro posto sulla Terra nel quale mi piacerebbe vivere, il Pianeta Brooklyn è unico e sono fiero di essere di quì.