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Lali Puna - Our inventions

Lali Puna - Our inventions

Lali Puna
OUR INVENTIONS
Morr Music 2010
Myspace - Website

Certe cose non passano mai di moda.
Anzi non sono una moda. Sono emozioni radicate in noi che non riescono a scivolare via.
I Lali Puna sono prepotentemente tornati dopo sei anni con un nuovo album, ancora sotto la berlinese Morr Music, lasciando momentaneamente a noi malati d'amore sintetico la possibilità di respirare piccole dosi della nostra quotidiana droga.
I dieci brani di „Our Inventions“ si trasformano e si dilatano, intavolando un discorso dolce e costante che rasenta l'estremo confine degli albori pop diluito in atmosfere glitch ed elettroniche.

Negli ultimi anni la band tedesca è diventata una vera e propria istituzione nell'ambito dell'indietronica europea, insieme ai “colleghi” Notwist (non a caso Markus Acher è mente e membro di entrambi i gruppi), regalando alla scena un pop morbido e innocuo, che ha trovato la sua forza nell'estrema delicatezza dei suoni sintetici che abbracciano la voce sussurrata di Valerie Trebeljahr.
I “beats” elettronici smorzano la dimensione onirica creando una struttura narrativa forte e precisa che non forza mai la mano né rallenta il processo creativo dell'album.

Non ci sono sbalzi repentini e spesso l'uniformità di “Our Inventions” può trarre in inganno, diventando facilmenta preda di critiche gratuite, ma basta invitarvi ad ascoltare le prime tre tracce dell'album per capire che qui ci troviamo ben oltre il becero giudizio obiettivo ed esperto di glitch e indietronica. Quel che lasciano trasparire “Rest Your Head”, “Remember?” e “Everything Is Always” è una sensazione ariosa di purezza e innocenza che lascia sospesi a metà tra il cielo e la terra. 
„Our Inventions“ è esattamente quel che ci aspettavamo di ascoltare.
Non sono invenzioni nel vero senso della parola. I Lali Puna ci invitano umilmente a “riscoprire” melodie che già avevamo assorbito in tempi non sospetti, ma che abbiamo lentamente dimenticato.
Un album inteso e preciso, a tratti matematico e freddo, capace di sprigionare sensazioni congelate e perse nei meandri della nostra memoria.
Non è nè un passo avanti nè uno indietro.
Non volevamo cambiamenti radicali, avevamo bisogno esattamente di questo.
Che “Our Inventions” diventi anche motivo di (ri)scoperta delle perle che ci ha lasciato in questi anni la Morr Music.