Justin Bieber sarà tra gli headliner di Coachella 2026 La rinascita della pop star tramite SWAG I e SWAG II

Irriverente, turbolento, inquieto. Sono tanti gli appellativi che Justin Bieber ha ricevuto nei suoi ormai 16 anni di carriera, tutti accomunati da un’aura enigmatica. La sua figura è sempre stata scomoda nella pop industry, talmente contraddittoria che l’11 luglio di quest’anno ha deciso di pubblicare un album senza avvisare nessuno, seguito da un secondo episodio pubblicato (sempre a sorpresa) lo scorso 5 settembre. 

Si tratta di una risposta a tutte le voci negative che giravano sul suo conto in questo periodo: da poco diventato padre, ha dovuto cancellare un tour mondiale per occuparsi della sua salute mentale, passando poi per gossip riguardanti il suo matrimonio con la modella Hailey Bieber e infiniti scontri con i paparazzi. Insomma, nonostante i quattro anni di assenza, Bieber non è passato inosservato e con questo album è tornato nello spotlight. Un grande ritorno, che lo vedrà persino come headliner di Coachella nel 2026, affiancato da Sabrina Carpenter e Becky G. 

Nuovi problemi portano a nuove canzoni

Swag è diverso dagli altri album, un mix di R&B, memo vocali, riff di chitarra e poche, pochissime hit pop. Più che un album potrebbe sembrare un diario: Bieber non si vergogna delle sue “sedute” dall’improvvisato psicologo Druski (attore e comico amico del cantante), anzi, ne pubblica ben tre dove si sfoga riguardo la velocità con cui i suoi problemi diventino virali nel globo.

Il cantante confessa: «Ultimamente ho dovuto affrontare un sacco di problemi». Continua sottolineando: «L’ho dovuto fare pubblicamente e le persone mi chiedono sempre se sto bene. Questo inizia a pesarmi». Il peso della fama per Bieber non è mai stato nascosto, ma con l’aumentare dei problemi, i riflettori su di lui si sono moltiplicati esponenzialmente, mettendo a rischio anche la sua vita privata. 

Bieber non smette mai di far parlare

Per eliminare qualsiasi dubbio riguardo al matrimonio con Hailey, Justin ha scritto numerose canzoni a lei dedicate: da Devotion, un featuring con Dijon, dove si parla della devozione sentimentale nei confronti della moglie, descrivendo scene di vita quotidiana; a Go Baby, una vera e propria dichiarazione d’amore che sottolinea il supporto verso le iniziative di Hailey. Per poi arrivare a Yukon, il cui testo riattraversa i primi incontri tra i due amanti. Questa traccia è probabilmente la più temeraria dell’intero album: la voce pitchata risulta quasi femminile, la melodia ricorda il vecchio Bieber di Journals, ma al primo ascolto si fatica a ricondurlo al cantante.

Eppure Yukon, nonostante la poca riconoscibilità iniziale, è spopolata su TikTok proprio grazie al richiamo al sex symbol che nel 2013 stava vivendo il pieno della sua carriera. È proprio nei suoi anni d’oro che il giovane Bieber stringe il legame con P Diddy, rapper e producer statunitense che fino a poche settimane fa è stato coinvolto in un processo per presunti abusi sessuali. Non ci è voluto molto prima che numerose congetture considerassero la pop star canadese vittima di Diddy: le voci sono girate velocemente, posizionando il cantante al centro di un’ulteriore bufera mediatica da cui non si è potuto tirare indietro. Bieber non si è esposto a riguardo, ma potremmo vedere nell’uscita di questo album intimistico una richiesta di tregua per quanto riguarda la sua vita privata.

SWAG è un album pieno di sorprese

Forgiveness, traccia con cui chiude l’album, affidata al pastore Marvin Winans, è una scelta simbolica per un cantante che da anni cerca di riconciliarsi con se stesso e con i propri fan. Bieber decide infatti di esporsi, parlando di tutti gli aspetti della sua vita che sono stati messi sotto i riflettori, tra cui la paternità: Dadz Love, duetto con Lil B, è un elogio all’affetto genitoriale e alla famiglia. Daisies è l’hit dell’album, con la sua essenzialità strumentale e un’apertura di sola chitarra colpisce i più romantici e diventa un’ulteriore dedica all’amata. Sweet Spot esplora un aspetto più intimo, grazie alla melodia sensuale, accompagnata dalle temerarie parole della rapper Sexyy Red.

All’interno dell’album non troviamo un ordine preciso; in Butterflies, tramite una registrazione vocale del cantante che si rivolge ai paparazzi, si affronta il tema della fama, della volatilità della ricchezza. Swag, la title track, risulta poliedrica grazie agli interventi di Cash Cobain ed Eddie Benjamin, una sintesi di flow e sfrontatezza musicale. Way It Is ricorda a tutti quello che Justin sa fare quando si trova nel territorio R&B, accompagnato per la prima volta dal rapper Gunna.

Riuscirà Justin a raggiungere la pace che cerca da anni?

C’è però un filo conduttore che lega tutte e ventuno le tracce, cioè la volontà della pop star di portare pace nella sua vita, per sé stesso, per la sua famiglia e per i fan. Too Long riassume alla perfezione l’obiettivo di Bieber, quello di lasciar andare, dove il cantante, sfinito dai gossip e dalle luci puntate, è pronto a mostrarsi così com’è. Swag è l’album della sua rinascita, dove da questo momento potrà prendere il volo, liberandosi da quella gabbia di cui parla in First Place. E per ricordare la famosa citazione, diventata virale su TikTok nelle ultime settimane, Justin Bieber «is standing on business» e non si lascerà scoraggiare facilmente, nemmeno dalle intrusioni dei paparazzi e dalle critiche sul web.