A Guide to All Creative Directors

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I film imperdibili del festival di Cannes 2025

Tre italiani, grandi autori e il finale di Mission Impossibile

I film imperdibili del festival di Cannes 2025 Tre italiani, grandi autori e il finale di Mission Impossibile

Le previsioni erano corrette: il festival di Cannes sembra davvero l’evento cinematografico imperdibile del 2025. Con un programma ricchissimo, la manifestazione francese ha raccolto tutto il meglio dalle filmografie provenienti da ogni parte del mondo ed è pronta a condividerle in anteprima nei giorni dal 13 al 25 maggio. Alcuni dei rumors sono stati confermati, dal western di Ari Aster Eddington al Sentimental Value di Joachim Trier con Renate Reinsve e Elle Fanning. Ci sono poi grandi ritorni come Julia Ducournau, che dopo la Palma d’oro conquistata con Titane nel 2021 è nuovamente in concorso col suo terzo film Alpha, ma c’è anche qualche sorpresa, come i debutti alla regia dei due attori Harris Dickinson con Urchin e Scarlett Johansson con Eleanor the Great. Non manca l’Italia, sia in competizione ufficiale che nella sezione 'Un certain regard', con Mario Martone col suo Fuori, film su Godarda Sapienza, il duo Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis con Testa o croce? con protagonisti Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz e il road movie Le città di pianura di Francesco Sossai. Ma quali sono i titoli da non perdere della 78esima edizione di Cannes?

The History of Sound di Olivier Hermanus (Concorso ufficiale) 

Partiamo da The History of Sound di Oliver Hermanus, che mette insieme sullo stesso schermo Josh O’Connor e Paul Mescal. Il film è una storia d’amore tra due uomini che si incontrano nel 1916 e intraprendono insieme un viaggio nella New England rurale per registrare dei brani folk. L’opera, sceneggiata dallo stesso Hermanus, è basata sul racconto breve di Ben Shattuck.

Nouvelle Vague di Richard Linklater (Concorso ufficiale) 

Dopo aver presentato allo scorso festival di Berlino il suo Blue Moon, facendo vincere anche un premio per la sua interpretazione a Andrew Scott, Richard Linklater torna e si piazza anche in competizione a Cannes col film Nouvelle Vague. Che, facendo riferimento proprio al suo titolo, vede il racconto del dietro le quinte della realizzazione di uno dei capolavori più importanti del movimento cinematografico, il Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard. Nel cast dell’opera sul making of compaiono Guillaume Marbeck nel ruolo del regista francese e Zoey Deutch in quelli di Jean Seberg. 

Eddington di Ari Aster (Concorso ufficiale)

Ari Aster abbandona momentaneamente l’horror, anche se il suo western Eddington si macchia comunque di una comicità nera. Torna anche a dirigere Joaquin Phoenix, con cui aveva collaborato per il precedente Beau ha paura, stavolta nei panni dello sceriffo Joe Cross. Il film vede come protagonista una coppia che si trova bloccata in una cittadina del New Mexico. Se inizialmente le cose sembrano procedere serenamente, presto la vicenda comincerà a prendere una piega strana.     

Eleanor the Great di Scarlett Johansson (Un certain regard)

Tra gli attori che passano dietro la macchina da presa quest’anno c’è Scarlett Johansson la quale, oltre che interprete e produttrice, ha deciso di mettersi alla prova anche come regista. Lo fa con Eleanor the Great, storia di un’anziana di novant’anni che stringe un’improbabile amicizia con una studentessa di diciannove. Nella parte della protagonista c’è la June Squibb di Nebraska e il recente Thelma. 

Urchin di Harris Dickinson  (Un certain regard)

Forse non tutti lo sanno, ma è dal 2013 che Harris Dickinson, nel 2024 sulla cresca dell’onda con Babygirl, sperimenta con la regia. Dopo una serie di cortometraggi spalmati nel corso di questi dodici anni, l’attore è arrivato alla scrittura e direzione del suo primo film Urchin, il racconto del senzatetto Mike per le strade di Londra e il tentativo di dare una svolta alla sua vita. 

Fuori di Mario Martone (Concorso ufficiale)

Unico italiano in concorso, Mario Martone porta a Cannes la storia di Goliarda Sapienza, di cui lo scorso anno Valeria Golino aveva trasposto e presentato sempre durante la kermesse la serie tv L’arte della gioia. Stavolta da regista torna nel ruolo di attrice e niente meno che nei panni della scrittrice che ebbe anche fortuna di incontrare quando era una ragazzina. In Fuori Martone racconta del periodo in carcere che attraversò la donna e delle relazioni che strinse e portò nella sua vita anche oltre le sbarre. 

Alpha di Julia Ducournau (Concorso ufficiale)

Dopo ave vinto nel 2021 la Palma d’oro con Titane, le aspettative per Alpha di Julia Ducournau non possono che essere alte. Non avendo paura di prendere rischi, stavolta come tema la regista e sceneggiatrice affronta un’epidemia di AIDS in una New York immaginaria negli anni Ottanta, filtrata attraverso gli occhi di una bambina di undici anni e la malattia vissuta da uno dei suoi genitori. 

Sentimental Value di Joachim Trier (Concorso ufficiale)

Joachim Trier si riunisce a Renate Reinsve e insieme portano a Cannes Sentimental Value dopo La persona peggiore del mondo nel 2021. La pellicola racconta della vita di Nora e sua sorella Agnes, la quale viene scombussolata dalla perdita della madre e la ricomparsa inaspettata del loro padre. Nel cast anche Elle Fanning e Stellan Skarsgård. 

In Simple Accident di Jafar Panahi (Concorso ufficiale)

Tra i registi più importanti degli ultimi anni c’è senz’altro Jafar Panahi, di cui sono da ammirare le doti come cineasta e la perseveranza con cui non rinuncia al cinema pur essendo stato più volte fermato e arrestato. Così, in gran segreto, il regista iraniano ha girato il suo prossimo In Simple Accident, che gareggerà in concorso al festival di Cannes.

Vie Privée di Rebecca Zlotowski (Fuori concorso)

In Vie Privée di Rebecca Zlotowski avverrà un incontro insolito, ma intrigante. Quello tra le attrici Jodie Foster e Virginie Efira per un thriller psicologico in cui una nota psichiatra, interpretata proprio dal premio Oscar, comincia un’indagine privata sulla morte di uno dei suoi pazienti. La donna, infatti, è convinta che sia stato assassinato e farà di tutto per scoprire la verità.

La trama fenicia di Wes Anderson (Concorso ufficiale)

Sorprende un po’ trovare Wes Anderson in concorso a Cannes. Non che sia insolito vederlo al festival, tanto che fu proprio durante l’evento francese che venne presentato il suo ultimo Asteroid City nel 2023. Ma ciò che viene rimproverato all’autore è il suo essersi ormai adagiato su uno stile che sovrasta il contenuto, realizzando pellicole tutte molto, forse troppo, simili. Vedremo dunque se sarà anche il caso del prossimo La trama fenicia, ancora una volta film corale con una valanga di star in cui si segue la storia del magnate Zsa-zsa Korda (Benicio del Toro) e il suo tentativo di riallacciare i rapporti con la figlia diventata suora. 

Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis

Un western ambientato agli inizi del Novecento e che vede arrivare il Wild West Show di Buffalo Bill a Roma. Il mito che si prova a vendere è quello della frontiera, ma Rosa sogna l’America vera, non dei cartelloni pubblicitari, ed è decisa a raggiungerla insieme a Santino, amante con cui è fuggita in seguito all’omicidio del marito. Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, doppio debutto nella fiction con Il re granchio, tornano con Testa o croce?, film che promette già di essere uno dei titoli italiani più succosi dell’anno, con protagonisti Alessandro Borghi e la francese Nadia Tereszkiewicz. 

The Wave di Sebastián Lelio (Cannes Premiere)

Il progetto di Sebastián Lelio è grande e ambizioso. The Wave è un musical che prende ispirazione dalle manifestazioni di massa contro la violenza di genere e che hanno caratterizzato il periodo di fermento politico e sociale del Cile nel 2018, tanto da portare a una riforma costituzionale sui diritti delle donne.

The Mastermind di Kelly Reichardt (Concorso ufficiale) 

Altra storia di emancipazione femminile è quella del The Mastermind di Kelly Reichardt, in cui il colpo d’arte a cui si dedica il protagonista James Mooney avviene durante la guerra del Vietnam e i profondi cambiamenti sociali e politici che portò con sé. Tra i protagonisti del film compaiono John Magaro, Alana Haim e Josh O’Connor.  

Splitsville di Michael Angelo Covino (Cannes premiere)

C’è un pizzico di commedia in Cannes premiere con Splitsville di Michael Angelo Covino, che vede nel cast Dakota Johnson e Adria Arjona. Provando ad affrontare un matrimonio in crisi, Ashley e Carey chiedono ai loro amici Julie e Paul come riescono a rimanere felici dopo tanti anni. A quanto pare il loro segreto è essere una coppia aperta, ma ben presto qualcuno oltrepasserà il limite. 

Amrum di Fatih Akin (Cannes premiere) 

Dal regista di La sposa turca e Soul Kitchen arriva il nuovo film Amrum, guidato dagli attori bambini Jasper Billerbeck e Kian Köppke. Fatih Akin riporta in versione cinematografica i ricordi d’infanzia del regista e sceneggiatore Hark Bohm, suo amico di lunga data e co-sceneggiatore del progetto, che ha raccontato come è stato crescere nell’isola tedesca di Amrum. 

Mission: Impossible — The Final Reckoning di Christopher McQuarrie (Fuori concorso)

Mission: Impossible — The Final Reckoning non solo è tra i blockbuster più attesi dell’anno, ma segna il capitolo finale per la saga cominciata nel 1996 e arrivata ai suoi quasi trent’anni sul grande schermo. Per festeggiare Cannes terrà la première del film di Christopher McQuarrie. Chissà se Tom Cruise si butterà da un aereo col paracadute atterrando direttamente sulla Croisette.