
La Gen Z ha rilanciato i matrimoni
E potrebbe mettere fine alle one-night stand
12 Febbraio 2025
La Gen Z ha già dimostrato di essere in controtendenza rispetto alle generazioni precedenti sotto svariati aspetti, dall’alcool al dating. Si dimostra più attenta al benessere, fisico e mentale, per questo si potrebbe dire più conservatrice rispetto alla generazione dei Millennial che l’ha preceduta. Mentre si parla da tempo della relationship recession, secondo un sondaggio apparso di recente sul Times ci sarebbe un ulteriore aspetto in cui la Gen Z si differenzia dalle altre, cioè la concezione del matrimonio e del sesso occasionale. In effetti, tenendo d’occhio i dati, un terzo dei giovani tra i 18 e i 27 anni è convinto che una coppia debba sposarsi prima di avere figli, mentre solo una minoranza dei partecipanti (circa un quinto) ritiene che il matrimonio sia «irrilevante». I giovani adulti di questa generazione si dimostrerebbero, perciò, più favorevoli al matrimonio rispetto alle precedenti, dato che in passato ben il 39% dei giovani lo considerava un rito irrilevante.
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Se questo dato, a prima vista, sembrerebbe sottolineare una tendenza più “conservatrice” della Gen Z, la realtà è che questo dipende da un approccio più entusiasmante al matrimonio, ma anche da un cambio di paradigma nella concezione del sesso. Tale entusiasmo per l'unione matrimoniale deriva dal considerare le nozze come un atto reversibile, con l’idea che il divorzio sia una possibilità e non un fallimento come era in passato, vissuto con senso di colpa. Proprio perché non si tratta di qualcosa di eterno, perciò, viene vista come un'opzione da provare. «La società ci etichetta come egoisti e probabilmente lo siamo anche nelle relazioni: non sentiamo il bisogno di seguire sempre il percorso che la società considera normale», è solo una delle dichiarazioni rilasciate dai partecipanti alla ricerca, ma fortemente esplicativa della capacità più fluida di intendere le relazioni, senza costrizione a seguire un percorso prestabilito. Non mancano voci fuori dal coro: alcuni degli intervistati riconoscono che il contratto del matrimonio, e un possibile divorzio comporterebbe costi eccessivi, o semplicemente non lo considerano.
Someone said only thing Gen Zs fear is Marriage pic.twitter.com/V1tf5p06LP
— MissVEE (@VanessahKurora) June 21, 2024
La ricerca del Times tocca poi il tema delle relazioni occasionali, e anche qui il trend evidenzia un certo conservatorismo. Solo il 23% della Gen Z ha dichiarato che i propri amici hanno avuto rapporti sessuali occasionali, un netto calo rispetto al 78% dei Millennial che risposero sì alla stessa domanda, vent'anni fa. Ciò non è dovuto ad un avversione per i rapporti occasionali in sé ma alla difficoltà nell’avere appuntamenti di qualità, causa anche le innumerevoli delle dating app considerate terribili. Anche quando la Gen Z ha incontri occasionali si dimostra attenta: solo il 16% ha dichiarato che i propri amici potrebbero avere rapporti sessuali senza preservativo al di fuori di una relazione a lungo termine, rispetto al 52% di un sondaggio del 2004. Vittima del sondaggio sembra essere anche la visione dei porno, che ha subito una diminuzione rispetto agli anni precedenti. Tale aspetti conservativi, secondo Harry Benson (direttore della ricerca della Marriage Foundation) nasce dal comportamento reattivo della Gen Z, in contrasto alle inclinazioni alla convivenza (piuttosto che al matrimonio) e al sesso occasionale dimostrato dalla generazione precedente. «Per molto tempo si è creduto che amore, convivenza e avere un figlio fossero sufficienti» ha dichiarato Benson al Times «Ma la Gen Z sembra ribellarsi a questo approccio».
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I dati spiegano un panorama in cui la Gen Z concepisce con più leggerezza il sacramento del matrimonio, rispetto al passato, dimostrando d'altro canto la sua insofferenza per le one-night stand. La motivazione di questa visione meno superficiale del sesso occasionale potrebbe essere rintracciata, forse, nel contesto iper-sessualizzato a cui questa generazione è stata esposta fin dalla giovane età. Il sesso è onnipresente, i materiali hot possono essere facilmente reperibili, e così viene meno quell'aura di trasgressione che ha avuto, ad esempio, per i Millennial. Si pensi alle serie dei primi anni 2000 (Sex and the City, per fare un esempio) che hanno fatto del sesso occasionale motivo di empowerment femminile, espressione della sessualità libera, mentre oggi questa pratica perde il suo fascino fino a risultare quasi avvilente. Anche il cinema sembra essersi allineato a questo pensiero, con la riduzione delle scene di sesso, preferendogli piuttosto poco sequenze, ma di qualità. Più in generale, si avverte il disinteresse nello spendere energia in incontri che sembra non portino a nulla di duraturo.