
Chi è Antonio Scurati?
L'autore del libro su Mussolini che ha vinto lo Strega e che sta facendo discutere con la serie TV
22 Gennaio 2025
Nell’ultima settimana, il dibattito culturale italiano è stato monopolizzato da una produzione televisiva che ha acceso riflessioni e confronti: M, il figlio del secolo. Diretta da Joe Wright, la serie è l’adattamento del romanzo omonimo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019. L’opera, che racconta l’ascesa al potere di Benito Mussolini, ha affascinato lettori e spettatori, grazie alla sua capacità di intrecciare fatti storici e narrazione, esplorando il periodo più buio della storia italiana. Ma quindi, chi è la mente dietro l'opera originale? Antonio Scurati è uno scrittore noto per la sua sensibilità nel guardare al passato con occhio critico, intrecciando le lezioni della storia con riflessioni contemporanee e uno sguardo verso il futuro. Nei suoi lavori, si muove abilmente tra narrativa di finzione e ricostruzione storica, indagando i grandi conflitti dell’umanità. Con la saga di M., Scurati ha creato un’opera monumentale che unisce la forza evocativa della letteratura alla precisione della ricerca storica. Le figure citate nei suoi romanzi appaiono come personaggi letterari, vividi e complessi, mentre date, eventi e luoghi sono trattati con rigorosa fedeltà alle fonti. Questo approccio ha portato lo stesso autore a definire il suo lavoro un «romanzo documentario», sottolineando che «per quanto fondato su una vasta base documentale, è un romanzo, non un saggio storico», come dichiarato sulle pagine del Corriere della Sera.
La saga di M. si compone di cinque volumi, di cui quattro già pubblicati. L’ultimo, attesissimo capitolo uscirà il 25 aprile 2025, in concomitanza con l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Il primo volume, M. Il figlio del secolo, copre il periodo 1919-1925, raccontando l’ascesa di Mussolini dai Fasci di combattimento al delitto Matteotti, un evento cruciale che segnò l’affermazione del regime fascista. Il secondo volume, M. L’uomo della provvidenza (2020), esplora il periodo 1925-1932, includendo episodi chiave come il matrimonio della figlia Edda con Galeazzo Ciano, il decennale della Marcia su Roma e la guerra coloniale in Africa, affidata a Pietro Badoglio. Nel terzo volume, M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022), Scurati narra gli anni 1938-1940, un triennio drammatico segnato dall’incontro tra Mussolini e Hitler, dall’introduzione delle leggi razziali e dalla firma del Patto d’Acciaio, preludio alla Seconda guerra mondiale. Quest’ultima fase viene affrontata nel quarto volume, M. L’ora del destino (ottobre 2024), che si concentra sul fallimentare tentativo di Mussolini di vincere la guerra, tracciando al contempo un vivido ritratto dell’Italia dell’epoca. Personaggi come Mario Rigoni Stern, Edda Mussolini e Galeazzo Ciano animano il racconto, offrendo una prospettiva corale su quegli anni.
E questo è il fiore Antonio Scurati sul palco di Milano #vivalarepubblicaantifacista #25aprile2024 pic.twitter.com/990ykmMdgg
— A.N.P.I. Nazionale (@Anpinazionale) April 25, 2024
Il quinto e ultimo volume della pentalogia, previsto per la data simbolo del 25 aprile 2025 - 80°anniversario della Liberazione - concluderà questa titanica opera narrativa, chiudendo il cerchio con un’analisi del crollo definitivo del regime fascista e della Liberazione. Ma il successo di M. non si è fermato alla pagina scritta. Il figlio del secolo già nel 2022 era riuscito a oltrepassare i limiti della letteratura con la trasposizione teatrale omonima di Massimo Popolizio, ricevendo consensi unanimi, e da ormai una settimana tutto il dibattito culturale italiano si è concentrato sulla serie Sky diretta da Joe Wright con protagonista Luca Marinelli nei panni del dittatore romagnolo. La serie era stata presentata fuori concorso all’81° Mostra del Cinema di Venezia e i primi due episodi sono andati in onda il 10 gennaio 2025 suscitando grande interesse di pubblico e di critica. La serie si concentra, per ora, su M. Il figlio del secolo e non è ancora chiaro se i successivi romanzi verranno adattati, ma tutto sembra andare in quella direzione. Come ha dimostrato il dibattito culturale in corso - che non ha risparmiato accese critiche ad alcune dichiarazioni di Marinelli - M. è molto più di una semplice saga: è un fenomeno destinato a lasciare un segno profondo, tanto nella letteratura quanto nell’immaginario collettivo italiano.