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Perché vanno tutti pazzi per Letterboxd?

Il social media "di una volta" che sta invadendo Hollywood

Perché vanno tutti pazzi per Letterboxd?  Il social media di una volta che sta invadendo Hollywood

Quando un film ricco di colpi di scena e una piattaforma su cui recensirlo si uniscono, nasce un fenomeno mediatico, così come quando un’attrice comica in ascesa decide di pubblicare i propri commenti online. Lo spazio di cui stiamo parlando è Letterboxd, il social media dove cinefili, registi e star di Hollywood si riuniscono per parlare delle ultime uscite cinematografiche, creano playlist da cui trarre ispirazione e collezionano like. Come quando ai tempi di MySpace i fan di Lana Del Rey - al tempo Lizzy Grant - di Kesha, di Katy Perry e di Tom Hardy potevano conversare direttamente con i propri idoli, Letterboxd riecheggia un senso di complicità del vecchio internet. Permettendo agli utenti di leggere le recensioni degli altri sui film appena usciti, ha dato vita ad un inarrestabile proliferare di meme e di battute, anche da parte di personaggi noti. In un fantastico colpo di scena, gli anni in cui era stata prevista la fine per i cinema ha rilanciato l’esperienza di andare a vedere un film come un’attività di condivisione, sfruttando paradossalmente la stessa connessione internet che li aveva compromessi. Per l’ennesima volta, tocca ringraziare i meme

Nelle ultime settimane i social media tradizionali sono stati invasi dalle recensioni di Saltburn degli utenti di Letterboxd, una collezione infinita di commenti sarcastici che hanno definito il successo del film al botteghino ($21,3 milioni) e sui social - al momento il film ha raccolto più di un milione di recensioni. Un commento tra tutti ha colpito nel cuore degli utenti: «my man’s is doing all of this but can’t eat runny eggs?» («’sto ragazzo riesce a fare tutto questo, ma non può mangiare le uova con il tuorlo liquido?»). L’autrice è la stella nascente del cinema Ayo Edibiri, scrittrice, doppiatrice, comica e attrice che ha lavorato a progetti di fama mondiale come Big Mouth, The Bear, Bottoms e Abbott Elementary School. Da quando è stato scoperto, il suo profilo Letterboxd è diventato subito una hit, tanto da perseguitarla agli award show di queste settimane. Intervistata sul fatto che avrebbe incontrato molti degli attori che ha preso in giro sul social agli Emmy, Edibiri ha risposto prontamente, «Sono una comica. Tutto ciò che dico online, penso che lo direi in faccia a qualcuno. Sono su Letterboxd perché amo i film, amo la TV, amo questo settore. So quanto sia difficile realizzare qualcosa». 

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Lanciata nel 2011 dagli web developer neozelandesi Matthew Buchanan e Karl von Randow, Letterboxd nasce come una start up indipendente, come un «Goodreads per i film». Il progetto ha preso ispirazione dalle piattaforme più utilizzate del tempo, ossia Flickr, Last.fm e IMDb. Avendo maturato una nicchia di utenti appassionati nel corso degli anni, con l’avvento del Covid-19 e l’imposizione delle prime regole di lockdown del 2020 il sito ha conosciuto una crescita fuori misura, diventando un nuovo spazio di connessione per persone che passavano le loro giornate tra uno schermo ed un progetto fai-da-te. Dall’inizio della pandemia al 2023, il numero di account registrati su Letterboxd è passato da 1,8 a 10 milioni, un aumento che ha motivato la compagnia canadese Tiny ad investire una quota maggioritaria nella piattaforma, accelerandone la crescita. «La collaborazione con Tiny rappresenta un grande passo avanti per noi,» avevano affermato i co-fondatori di Letterboxd, Buchanan von Randow. «L'impressionante curriculum di Tiny, che include la crescita della fiorente comunità di design Dribbble, dimostra la capacità di coltivare e far crescere aziende come la nostra senza alterare le componenti fondamentali che ne hanno determinato il successo. Per noi questa è una grande vittoria per la nostra comunità, che ci permette di consolidare il futuro di Letterboxd con risorse aggiuntive senza sacrificare il DNA di ciò che la rende speciale.» 

Alla riapertura dei cinema post-pandemia, il successo di Letterboxd ha continuato la sua marcia imperterrita grazie alla trazione mediatica che hanno promosso film come Barbie, Oppenheimer o Everything Everywhere All At Once, oltre che a caratteristiche specifiche che permettono agli utenti dell'app di condividere contenuti sempre diversi. Dalla libertà di scrivere ciò che si vuole nelle recensioni alla creazione di watchlist pubbliche, è possibile intrattenere gli altri con la semplice aggiunta di un titolo brillante. Spiccano tra i le raccolte più seguite “I’m just a girl in the world” e “feeling lost in your 20s” che suggeriscono romcom e grandi classici partendo da Orgoglio e Pregiudizio (la versione del 2005, ovviamente), come anche “For when you want to feel something”, che ordina i poster in una scala cromatica perfetta. Con la possibilità di ricerca di altri profili è poi nata l’attività preferita degli utenti Letterboxd: leggere le recensioni dei professionisti del settore. A chi, del resto, non piacerebbe curiosare nella lista dei film preferiti di Martin Scorsese, e sapere cosa ne pensa della sceneggiatura di Saltburn? Il social media sembrerebbe aver attirato anche l’attenzione della regista Sofia Coppola che, dopo averne scoperto l’estistenza in un’intervista con il New York Times, ha chiesto se ci potesse essere un’aspetto romantico, nel controllare i film preferiti di un ragazzo che ti piace. Un’idea che di sicuro qualcuno ha già messo in pratica, e che non sarebbe tanto strano incontrare in uno dei prossimi progetti della regista di Priscilla e di Lost in Translation.   

@francescascorsese In case you can’t tell, we really love 2001: A Space Odyssey @Letterboxd #fyp #martinscorsese #movieranking Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight) - ABBA

Garantendo completa libertà d’espressione ai propri utenti, un aspetto che nei social media tradizionali viene sempre di più a mancare, Letterboxd nutre gli interessi della fascia demografica Gen Z, che al momento ricopre il 75% degli account attivi sull’app. Attraverso i meme e le recensioni demenziali, Letterboxd non diventa solo un luogo di distrazione, ma anche un posto in cui chiunque è il benvenuto, dai film bro più entusiasti alle Sofia Coppola che ne hanno appena scoperta l’esistenza. Ancora una volta, l’approccio ironico e leggero di un social media indipendente premia il coraggio dei suoi fondatori, come era successo con BeReal, la prova che per lanciare una piattaforma online di successo non servono sempre gli influencer e i contenuti sponsorizzati.