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Cosa succederà agli alberi caduti di Milano?

Tra i 5mila caduti, una quercia monumentale di quasi 150 anni

Cosa succederà agli alberi caduti di Milano?  Tra i 5mila caduti, una quercia monumentale di quasi 150 anni

A Milano ci sono stati due eventi di maltempo estremo nell'arco di un mese. A fine luglio si è abbattuto sulla città un violento nubifragio, con venti molto forti e piogge intense, che ha provocato estesi danni ad abitazioni e infrastrutture in diversi quartieri. Lo stesso è accaduto nel pomeriggio di sabato 26 agosto. A seguito di questi eventi meteorologici eccezionali il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in Lombardia per 12 mesi, stanziando contestualmente circa 9 milioni di euro per far fronte ai disagi provocati. «Quello che sto vedendo ora non è normale, non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita», ha commentato Beppe Sala. In attesa di ricevere i fondi, il Comune si è fatto carico di diverse iniziative per rimediare ai danni subìti, oltre agli interventi più urgenti della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

Milano Per Gli Alberi

È stata lanciata la raccolta fondi Milano per gli alberi, con l’obiettivo di ripiantare i circa 5mila alberi caduti con i due nubifragi, soprattutto nel quadrante nordorientale e nella zona sud-ovest della città. La stima dei danni causati al patrimonio arboreo della città supera i 15 milioni di euro. Il verde pubblico di Milano si estende per una superficie di oltre 25 milioni di metri quadri, e da censimento sono presenti più di 250mila alberi – distribuiti tra le altre cose nei parchi e nei viali stradali. «Un verde cittadino al centro delle politiche ambientali richiede un sistema di vera e propria cura e valorizzazione, socialmente partecipato, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, e il Fondo appena istituito vuole esserne uno strumento» ha detto l'assessora all’ambiente Elena Grandi

Cosa succederà agli alberi caduti di Milano?

Non è facile capire perché certi alberi vengano sradicati dai nubifragi e altri no, ma «nulla che abbia a che vedere con la manutenzione del verde ha a che fare con quanto accaduto», ha precisato Grandi in consiglio comunale. In genere cadono le piante più isolate, mentre nelle aree con una maggiore densità di alberi i danni sono solitamente minori, perché l’intero sistema è più compatto e riesce a difendersi maggiormente. Questa tendenza è stata ad esempio notata al Parco Nord di Milano dopo gli eventi metereologici estremi di luglio e agosto. Gli alberi più alti e folti, poi, essendo maggiormenti esposti alle raffiche di vento hanno più probabilità di venire sradicati (la chioma produce un sorta di “effetto vela” che contribuisce alla caduta della pianta). Negli ultimi anni a Milano sono state piantati centinaia di migliaia di nuovi alberi nell’ambito del progetto Forestami, un’iniziativa promossa tra gli altri dall’amministrazione comunale che punta ad arrivare a 3 milioni  nuovi alberi entro il 2030. Nei prossimi mesi in città gli alberi caduti o eccessivamente danneggiati verranno abbattuti e al loro posto ne verranno piantati altri, ma ci vorranno comunque decenni per riavere una situazione simile a quella precedente ai due nubifragi.

La caduta degli alberi ultracentenari di Milano 

@alessandro.beloli Nella notte del 25 luglio 2023 una violenta tempesta ha colpito Milano. Ecco alcuni dei numerosissimi danni avvenuti in città. Una delle evidenze maggiori sono decine e decine di alberi sradicati. #milano #milan #clima #climate #climatechange #distruzione #danni #pericolo #danger #destruction #tempo #meteo #meteorologia #grandine #tempesta #uragano #tornado #temporale #damages #rischio #albero #alberi #cambiamentoclimatico #cambiamenticlimatici #estate #riscaldamentoglobale #ambiente #natura Powerful songs like action movie music - Tansa

Anche uno dei 13 alberi “monumentali” di Milano è stato danneggiato irrimediabilmente: si tratta di un Cedro dell'Himalaya, una pianta nativa del versante occidentale del sistema montuoso asiatico, alto 23 metri e di oltre 110 anni, posto nel giardino di Villa Reale, nel quartiere Porta Venezia. In questa zona c’è il maggior numero di alberi monumentali censiti dal Comune, tra cui un platano di 35 metri – uno dei più alti della città. Per essere “monumentali” gli alberi devono possedere alcune caratteristiche specifiche (che riguardano la dimensione, la rarità, la conformazione e l’anzianità), oppure essere legati a eventi storici di rilievo; quelli presenti a Milano hanno tutti un’età che va dai 90 ai 200 anni. Anche se non considerati formalmente “monumentali” (c’è un vero e proprio iter burocratico per far sì che siano riconosciuti come tali), sono stati segnalati diversi alberi secolari sradicati o danneggiati a causa dei due nubifragi, tra cui una quercia caduta nei Giardini Indro Montanelli di età compresa tra i 130 e i 150 anni

Come si salva un albero caduto?

Quando un albero di grosse dimensioni viene sradicato, prima di piantarne uno nuovo, lo si riduce in pezzi più piccoli in modo che possa essere trasportato più facilmente e si cerca di cedere la legna a titolo gratuito, per non buttarla via – a favore di associazioni e imprese del settore, istituti scolastici e organizzazioni no profit. Più in generale, poi, il Comune cataloga tutti gli alberi caduti, così come quelli danneggiati, e stende un piano a medio-lungo termine di riforestazione urbana: «Dovremo ragionare anche su dove ripiantare gli alberi rispetto alla qualità del suolo: alcuni di quelli caduti abbiamo visto che avevano radici troppo piccole rispetto alle loro dimensioni», precisa Grandi, secondo cui i due nubifragi dovranno essere il punto di partenza per «riprogettare le alberature dei prossimi 30 anni».