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La storia del Fantasanremo raccontata dai suoi fondatori

C'erano una volta quattro amici in un bar in provincia di Fermo

La storia del Fantasanremo raccontata dai suoi fondatori C'erano una volta quattro amici in un bar in provincia di Fermo

Se nel 2022 vedere i cantanti in gara urlare “FantaSanremo”, “Papalina” e “Saluti a Zia Mara”, battere il cinque al conduttore o fare le flessioni sul palco ha creato nel pubblico del Festival stupore e divertimento, l’edizione che debutterà martedì 6 febbraio promette persino di meglio. Era iniziato come uno scherzo tra amici nel bar Corva da Papalina di Porto Sant'Elpidio, in provincia di Fermo, una gag che contava poco più di 47 persone e che oggi raggiunge la cifra record di 1.8 milioni di squadre iscritte, affermandosi come una vera e propria tradizione sanremese. Per indagare questo straordinario successo nazional popolare, abbiamo parlato con i diretti interessati, gli iniziatori del Fantasanremo, il gioco che nei giorni del Festival ha conquistato il pubblico.

L'idea è nata nel 2020, dopo anni in cui si era comunque già costituito un gruppo di ascolto, la Giuria Microscopica, la versione umile della giuria demoscopica, che dal divano di casa valutava, attraverso una sorta di pagellone, le performance dei cantanti in gara. Era tutto molto “artigianale”. Bonus e malus nelle esibizioni dei cantanti venivano segnati su dei foglietti di carta e il tutto veniva “verbalizzato” inviando un foglio Excel ai partecipanti tramite un gruppo WhatsApp. «Siamo partiti con il botto nella edizione “zero” del 2020 grazie all'indimenticabile duetto/duello fra Morgan e Bugo, un episodio assolutamente inedito nella storia del Festivàl che però abbiamo avuto l'intuito di inserire nel regolamento pur immaginando che rientrasse proprio fra le cose impossibili.» Il motore propulsore del successo? La pandemia. «Nel 2021, complice l'obbligo dell'isolamento sanitario dovuto alla pandemia, siamo passati al sito web e dai 47 pionieri dell'anno prima ci siamo ritrovati con 47mila iscritti.»

Per quanto riguarda l'assegnazione di bonus i ragazzi di Papalina citano come episodi memorabili la borsetta rubata alla signora del pubblico da Piero Pelù, sempre nel 2020, che ha fruttato un bonus di 30 punti; le varie “scapezzolate” inaugurate da Achille Lauro e proseguite con tanti altri artisti e la sfilza di parolacce pronunciate da Victoria dei Måneskin dopo la vittoria con “Zitti e buoni” nel 2021. Due anni fa c'è stato l'apice con Emma Marrone inseguita dalle forze dell'ordine e gli innumerevoli “FantaSanremo” e “Papalina” pronunciati sul palco dell'Ariston. «Il singolo bonus più alto e, probabilmente uno dei momenti più emozionanti per noi del team FantaSanremo, si è avuto quando Lo Stato Sociale, nel 2021, hanno inserito nel testo della loro “Combat pop” la parola “FantaSanremo”. Per la prima volta nel tempio della musica italiana era stato pronunciato il nome del nostro gioco. In quel momento il grido di esultanza esploso all'interno del Bar Papalina è stato paragonabile a quello che si levò subito dopo il rigore di Fabio Grosso nella finale dei Mondiali del 2006. In quell'occasione i fantallenatori portarono a casa ben 100 punti.» 

Invariato il meccanismo ormai ben rodato del gioco: ogni partecipante ha a disposizione 100 Baudi (il conio ufficiale del gioco dedicato al mitico Pippo) per formare una squadra composta da cinque cantanti, uno dei quali nominato capitano. In palio, come ormai da tradizione, l'ambita “gloria eterna”. Per iscriversi c'è tempo fino alla notte prima dell'inizio del Festival, al sito fantasanremo.com dove è possibile anche consultare il regolamento con tutti i bonus ed i malus previsti dal gioco e le fantaquotazioni dei 28 big in gara. Tra i bonus più epici che di quest'anno? L'arresto di un artista durante la settimana sanremese, l'invasione di palco non programmata, un rave sul palco o, perché no, uno stage diving sulle prime file del Teatro Ariston.