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2X1 Body Con Inspired: Arajo e Georgia Hardinge

2X1 Body Con Inspired: Arajo e Georgia Hardinge

Due parole che nascondono un intero mondo di femminilità: la moda del “body con”, riportata splendidamente in auge dalle passerelle invernali e proiettata verso una grandiosa stagione estiva, oramai imperversa ovunque e rende obbligatorio per noi di Naplestreetstyle parlarvene.
“Body con” non è altro che un’espressione abbreviata che sta per “body conscious”, ossia uno stile di abbigliamento che punta a valorizzare i punti forti della silhouette della donna attraverso una linea estremamente stretch e sapientemente tagliata per mettere in risalto seno, fianchi e gambe.

Si parla, in sostanza, di gonne e pantaloni a vita alta super fitting sui fianchi e di vestiti che abbracciano totalmente la figura a mo’ di guaina esattamente come osano le super celebrities nelle occasioni da tappeto rosso. Ma le super celebrities, si sa, hanno anche dei super fisici. Un abbigliamento disperatamente stretch come quello voluto dal trend del body con può infatti spaventare noi povere mortali che possiamo sperare di avere la silhouette di Kate Moss solo con una fortunata reincarnazione…
 Tuttavia si deve sempre tenere conto del fatto che non c’è vestito che non possa essere indossato, e bene, quando si ha piena coscienza delle proprie curve. E se le curve sfuggono alla nostra consapevolezza, basta rimediare con un boyfriend blazer over, un chiodo di pelle o un giubbotto in denim distressed che arricchisce e rende personale  il look e nasconde le proprie “insicurezze”!
Dunque, per onorare questo trend divagante, quest’oggi vi propongo due stilisti le cui collezioni sono molto body con, ma che al tempo stesso rappresentano un’eccezione a ciò che normalmente si vede in giro. Il primo, Arajo, mi ha colpito per la sua teatralità e per la sua diversità espressa in modo palese, quasi arrogante, mentre la seconda, Georgia Hardinge, l’ho scelta per il contegno e la struttura delle sue creazioni, quasi sculture.

ARAJO
Scovo questo giovane designer inglese in un sito dove leggo “Not just a label”, non solo un’etichetta.  Ed è vero. Arajo è molto di più: è ispirazione, innovatività, rischio, stravaganza, un punto di vista assolutamente diverso e non convenzionale nel competitivo mondo della moda. Di lui non si sa molto al di fuori del fatto che ha studiato alla Saint Martins, che realizza le bozze dei suoi abiti sul bus e che le sue creazioni si fermano appena sulla linea di confine fra gli abiti di alta moda ed i costumi di scena. E dopo una prima collezione chiamata “Whitemare”, variazione sul tema dell’incubo, con maniche a pipistrello color carne nelle quali la figura sembra drammaticamente imprigionata, è tornato con una collezione estiva estremamente ispirata, chiamata “Mermaids”, sirene, con abiti ultra stretch impreziositi da escamotages di design che accompagnano le curve, valorizzate da sapienti oblo che si aprono ora sui fianchi, ora sul ventre. Sirene metropolitane, per le quali sembra ancora essere presente il tema dell’incubo, come quando le spalline dell’abito si conformano in due spuntoni, un po’ ali, un po’ corni. Insomma, un body con dall’ispirazione vagamente demoniaca, scelto anche da Lady Gaga…

GEORGIA HARDINGE
Ancora una volta parliamo di una stilista inglese, anche lei giovanissima. Georgia Hardinge, diplomata presso la Parsons School of Design e vincitrice del premio “Golden Thimble” come best designer, è la mia seconda (per ordine, sia chiaro, non per importanza) proposta per il trend del body con. I suoi lavori, di fatti, non potevano non essere menzionati in una discussione sui vestiti che meglio aderiscono alla figura femminile, perché la Hardinge da parte sua usa due trucchi formidabili quanto inconsueti: l’anatomia umana e l’architettura. E’ proprio la profonda conoscenza del corpo a guidare i suoi tagli, consentendole di realizzare pezzi dai volumi e dalle strutture che sembra “aiutino” la silhouette, valorizzandola nei punti giusti, dando luogo ad una specie di “mappa” delle curve femminili. Mentre i dettagli, parti importantissime della sua vision, sono estremamente curati quasi con una precisione da architetto, traendo ispirazione per il decoro dai fossili e dalle superfici lisce. Il risultato è una collezione sensuale, costruita addosso alla donna, amata da celebrities come Noisette e Little Boots. Nel caso di Georgia Hardinge, il body con diventa scultura.