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Acronym’s Errolson Hugh interview

via Hypebeast

Acronym’s Errolson Hugh interview  via Hypebeast

 

"Nonostante gli interventi radicali che abbiamo fatto sulla scarpa, il modello è ancora instantaneamente riconoscibile come la Air Force 1". 

È questo lo spirito della collezione realizzata dal team di Errolson Hugh, fondatore di Acronym, che reinterpreta la silhouette della NikeLab Lunar Force 1 SP

Hypebeast gli ha fatto qualche domanda, ve le riportiamo qui: 

Qual è la tua visione dello stile quando concerne l’abbigliamento tecnico e le calzature?

Il concetto di fashion accostato all’abbigliamento tecnico è qualcosa di molto nuovo, quando iniziammo con Acronym nessuno ci pensava ancora. Credo che tutto ciò che ci sembra high-tech oggi, sarà quotidiano domani. 

In che modo disegnare scarpe differisci dal disegnare abbigliamento?

Le scarpe sono interessanti per noi perchè è qualcosa di nuovo. All’inizio, quando Nike ci ha contattati, ci siamo chiesti: “cosa possiamo portare a Nike che loro non sanno già?”

Alla fine abbiamo deciso di utilizzare lo stesso approccio che ci contraddistingue per l’abbigliamento, con un focus sulla funzionalità. 

Qual’era la tua relazione con la NikeLab Lunar Force 1 SP prima di questo progetto?

È interessante pensare che nessuno nello studio avesse avuto una connessione personale con la Air Force 1 prima. Ma ovviamente, dal punto di vista culturale, tutti sapevamo cosa significava quella scarpa e da dove proveniva. Il vantaggio è stato che in questo modo abbiamo potuto procedere in modo più radicale, perché non rappresentava un oggetto sacro per noi.

Come ci si sente ad essere una delle poche persone al mondo ad aver avuto il privilegio di poter modificare la Air Force 1 al mondo?

È una grande responsabilità. Perché non è qualcosa che puoi stravolgere continuamente. Devi dare il meglio di te.

In che modo questa Lunar Force 1 differisce da ogni altra Luna Force 1 o Air Force 1 prodotta prima?

Il “metti e togli” consentito dalla zip è super semplice. Puoi allacciare una volta i lacci con la tensione che desideri e poi non devi mai più toccarli. In più, il modo in cui la zip è inserita sulla scarpa lo rende un dettaglio estremamente grafico. Non credo che questo tipo di linguaggio visivo sia mai stato utilizzato prima.

Com’è stato il processo di sviluppo di questa scarpa?

Dopo aver avuto l’idea e capito cosa volevamo, lo step successivo è stato capire come comunicare la nostra idea ai produttori. Come per l’abbigliamento, abbiamo costruito un prototipo: abbiamo preso una scarpa e abbiamo cominciato a tagliarla, colorarla ecc.

Puoi descrivere ogni aggiornamento fatto alla Lunare Force 1? In che modo gli aggiornamenti impattano l’interazione di chi le indossa con la scarpa?

Abbiamo trattato la Air Force 1 come la sneaker icona della pop culture. Tenendo conto di questo, abbiamo cercato di fare in modo che i nostri cambiamenti fossero ben identificabili. Il primo cambiamento è ovviamente l’introduzione della zip, poi lo swoosh di Nike che svolazza al lato della scarpa ed in infine abbiamo reso la linguetta più lunga.

Come vedi i diversi percorsi di moda e design d’abbigliamento al giorno d’oggi?

Al giorno d’oggi, con tutte le informazioni che sono disponibili online su design, moda e come le persone si vestono, ci sono così tanti punti di vista diversi. Molte persone che prima non gli avrebbero dato importanza oggi lo fanno grazie ai social media. La cosa più interessante è che oggi ognuno sta sviluppando un approccio più personale alla moda.

Quali sono le tue Nike preferite?

Probabilmente le Sock Racer, per quanto è stato grande il loro impatto quando sono uscite. A quel tempo non mi interessavano le scarpe, avrei preferito andare in giro a piedi nudi, quindi quando le ho viste ho pensato: “è quasi così, ma meglio”. E le Flyknit, assolutamente.