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The Best 5 things about London Men Fashion Week

Give Me Five

The Best 5 things about London Men Fashion Week Give Me Five

Non sorprende minimamente il fatto che, stagione dopo stagione, la città di Londra confermi di essere una miniera di idee, una fucina di creatività ed fiume in piena di innovazioni. La capitale del Regno Unito non si fossilizza mai sul presente: è incessantemente proiettata al futuro, anticipa i tempi e li divora prima ancora di averli vissuti, prende la società alle spalle e la spinge incentivandola all'evoluzione ed alla scoperta. La LCM è scesa in campo per prima aprendo la stagione SS15, ha condotto il gioco in maniera magistrale, ha fatto centro ed è ora pronta a cedere il testimone alla nostra Milano. Prima che ciò accada, un fermo immagine sui cinque momenti più salienti di queste movimentate giornate è d'obbligo.

JAMES LONG:

James Long porta sulla sua passerella SS15 un tripudio di stripe detail, utilizzati come punto di partenza per costruire e sviluppare una collezione con un forte carattere - reso tale  anche dalla comparsa di blocchi di colore alla Piet Mondrian su tessuti come il denim, il mesh o su particolari lavorazioni bubble knit. Per auto celebrazione o per semplice recap, la parola "James" sbuca in maniera ossessiva stampata sui capi.

KTZ:

Non è una novità il fatto che KTZ si avvalga di simbolismi come maggiore fonte d'ispirazione per le collezioni. Nonostante ciò, il punto di partenza per la prossima SS15 è decisamente famigliare e meno criptico delle scorse stagioni: la mitologia greca. L'uomo KTZ è un guerriero moderno che porta dentro di se e mostra attraverso i suoi capi un certo orgoglio storico. Il catwalk ha visto alternarsi gonne da gladiatore, cappe stile impero, boxing short e abiti dai pattern antichi che conservano l'inconfondibile stile KTZ.

BURBERRY:

Tinte accese come il verde, il rosso ed il blu combinate a toni più delicati quali il bianco, il navy e il sabbia. Stampe su t-shirt e satchel che prendono spunto dalle illustrazioni sulle copertine dei libri di Bruce Chatwin. Hi-vis hats e capispalla in varie colorazioni, in perfetto match con i diversi look. Lo show di Burberry è stato un successo e Pharell, con la sua visibile influenza, ne andrà sicuramente fiero. 

ASTRID ANDERSEN:

La collezione SS15 di Astrid Andersen è un omaggio alla cultura asiatica e traccia una linea di continuità con le altre stagioni per quanto riguarda l'esplorazione della designer all'interno degli stereotipi sulla mascolinità. Lo sportwear è declinato in chiave esotica, con una palette di colori che abbraccia tutte le tinte del tramonto ed il maxi logo di Andersen ricorre in maniera quasi aggressiva su pressoché tutti i capi della collezione. Dettaglio che non sarà sicuramente sfuggito agli sneakerheads: le Nike Air Rift ai piedi dei modelli.

CHRISTOPHER SHANNON:

Chiudiamo per un attimo gli occhi ripensando alla camera da letto nella quale abbiamo vissuto gli anni delle scuole superiori. Il leitmotiv sarà lo stesso per tutti: poster alle pareti, graffiti un po' ovunque, post-it, ritagli di giornale e disordine sparso. Christopher Shannon si è ispirato proprio ad un'immaginaria teen-bedroom per la sua collezione SS15: un tornado di scritte, adesivi e dettagli patchwork che trovano spazio su t-shirt over e jersey short.