
Le ragazze Miu Miu sono cresciute alla FW25
Bentornato, ugly chic
11 Marzo 2025
A Miuccia Prada non piace internet ma a internet piace Miuccia Prada. E così tutto ciò che la designer rinnega nelle sue ultime collezioni per Prada e Miu Miu, una alla Milano e l’altra alla Paris Fashion Week, si ritrova puntualmente a surfare sulle onde possenti dell’algoritmo. Alle ragazze Miu Miu piace rubare gli abiti alle nonne, frugare tra i banchi impolverati dei mercati di città e soprattutto dimostrare molti più anni di quanti ne abbiano veramente. Per farlo, comprano grandi orecchini dorati, spille argentate, cappelli di lana anni '20 e gambaletti color pastello. Portano le sneaker di cuoio, i tacchi con le calze, le gonne a sigaretta e i tailleur di lana grigia. Alla FW25 presentata poche ore fa a Parigi, Miu Miu ha portato in passerella uno show carico di nostalgia come sempre, solo che questa volta il vecchio ha preso il sopravvento lasciando poco spazio alla gioventù. Capelli cotonati, colli di pelliccia e una palette color pasta da zucchero non hanno scaraventato il brand tra gli anni ’20 e i ‘60, da cui molti design della nuova collezione prendono spunto, bensì negli anni ’90. Quando Miu Miu, fresca di lancio sul mercato in quanto sorella minore di Prada, assisteva all’ascesa dell’ugly chic firmato Miuccia Prada. Il simbolo inequivocabile del ritorno all’estetica da parte di Miu Miu oggi è stato iniettato nelle pareti del set, completamente avvolte da un meraviglioso giallo acido.
Il grande fil rouge della FW25 di Miu Miu è l’austerità. Tutto ciò che il brand ha reso un articolo di punta negli ultimi anni, segnati da record di fatturati e di viralità, è stato reinventato al contrario: invece di rendere gonne e camicie più sbarazzine e audaci, i completi che fino a qualche stagione fa erano piccolissimi (ricordiamo la minigonna cropped che ha fatto il giro del mondo e dei magazine) sono stati resi più pudici. Nel nuovo galateo Miu Miu, la sensualità passa per la contrapposizione data dall’accostamento di silhouette passate, come il tailleur color rosa pesca con le spalline imbottite, a dettagli sagaci, come i reggiseni con coppa ultra-appuntita. In alcuni look viene esposto solo il ginocchio delle modelle mentre in altri le spalline degli abiti in seta neri, rosa e bianchi sono stati abbassati per esporre le clavicole e i reggiseni, come se l’indossatrice fosse stata colta di sorpresa in un momento di intimità. Se non si tratta di un total grey in pieno stile milanese, i colori sono abbinati casualmente - se così si può dire - secondo le leggi non scritte dell’ugly chic pradiano che vogliono tinte dissonanti l’una affianco all’altra. Così il rosso fuoco viene messo vicino al verde oliva e al viola, il verde acqua abbraccia il marrone, mentre il lilla e il giallo senape si ritrovano sparsi qua e là.
Gli accessori sono alquanto sorprendenti. Mentre nella stagione precedente i vertici della moda preannunciavano un ritorno delle borse capienti, morbide e di camoscio, per la FW25 Miu Miu ha deciso di riportare sotto i riflettori il fascino poco pratico ma di gran classe delle borse a mano. Piccole handbag in pelle nera, marrone e grigia vengono portate al polso come un gioiellino, con un finish usurato che tanto piace ai fan dello stile di Jane Birkin. L’outerwear in pelle segue lo stesso ordine, con giacche, cappotti e giubbotti da aviatore che riportano macchie e usure sulla spalle e sulle maniche. Sebbene la zip sul collo sia stata ironicamente spostata in diagonale, in questa collezione persino le tute da ginnastica sembrano antiche, rubate a un giocatore di golf di un club sportivo anni ’50. Recuperati dalla FW17, tornano in passerella i gogo boots in vernice colorata, con un piccolo tacco e grossi cinturini al polpaccio.

Di fronte a questo trionfo di look deliziosamente demodé, di silohuette recuperate dall’armadio della nonna e di colori rubati a un’antica pasticceria, è normale chiedersi perché Miu Miu continui a registrare record di vendite (nel corso del 2024 il brand ha raggiunto un aumento delle vendite del 93%), come faccia a piacere così tanto alle nuove generazioni. La risposta si può trovare nel front row dello show, dove A$ap Rocky, fresco di assoluzione, si pavoneggia del suo full look Miu Miu di fronte alla stampa. Come un tailleur da cui sbuca un reggiseno a punta, l’animo vintage di Miu Miu offre l’antidoto perfetto alla banalità. Non c’è nulla di più originale di un rapper che veste da gentiluomo, no? Inoltre, anche se a Miuccia Prada non piacciono né l’algoritmo, né i social media, è chiaro che ami le donne: l’immagine di femminilità che la designer presenta ogni stagione (a Milano insieme a Raf Simons, a Parigi da sola) riflette da sempre i bisogni della società. Fin dalla sua nascita, Miu Miu propone interpretazioni alternative della sensualità basate su un'idea di comfort e intellettualità che al mondo contemporaneo piace da impazzire. Soprattutto alle donne che cercano di divertirsi con il proprio guardaroba senza mettere a repentaglio la propria carriera, che sanno come venire prese sul serio ma anche sedurre, che possono leggere un romanzo intero in poche ore ma anche passare un'intera giornata dal tatuatore.