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Le rivolte di Parigi potrebbero fermare il mercato del lusso

Picchi di cancellazioni da parte dei turisti minacciano l'intero settore

Le rivolte di Parigi potrebbero fermare il mercato del lusso Picchi di cancellazioni da parte dei turisti minacciano l'intero settore

Dopo le gravi proteste legate alle riforme sulla pensione, le strade parigine e di alcune città francesi hanno ripreso a brulicare di manifestanti. Martedì 27 giugno un ragazzo di 17 anni è stato ucciso da un poliziotto, e da allora Parigi non ha trovato pace; tra fiamme e lacrimogeni, centinaia di giovani stanno prendendo d’assalto viali e piazze, dimostrando il loro disappunto e la loro rabbia nei confronti delle istituzioni. Sono mesi che la Francia è impegnata a porre rimedio ai danni provocati da queste rivolte, conseguentemente influenzando in modo marcato il mercato del turismo, e quindi anche quello del lusso. 

La preoccupazione di un eventuale crollo del mercato del lusso in Francia è stata sollevata da alcuni analisti di Bernstein. «L'entità dell'impatto dipenderà dalla durata degli eventi,» hanno spiegato. «Comprendiamo che i turisti di fascia alta potrebbero essere tentati di non correre più rischi di cancellazione o di sicurezza e di cambiare la loro destinazione estiva verso luoghi più tranquilli in Europa.» La Francia rappresenta per tantissimi cittadini americani e cinesi una destinazione ambita, affermano i ricercatori, riuscendo ad ottenere più del 50% delle loro spese duty free. Paragonando questo periodo alle proteste che avevano preso di mira le stesse strade francesi nel 2005, gli analisti prevedono un aumento di cancellazioni delle visite turistiche che potrebbe arrivare fino al 30%, come quell'anno. Secondo l'Ufficio del Turismo di Parigi, dallo scoppio delle prime proteste in seguito all’uccisione del 17enne si è verificato un picco di annullamenti delle prenotazioni del 25%. 

«Chiaramente le aziende del lusso sono attrezzate per accogliere i turisti ovunque,» continua il report della Bernstein, «ma se i disordini continueranno in Francia, questo metterà un freno all'aggiornamento del 3Q23E, almeno per la Francia.» Mentre non sono ancora evidenti gli effetti che questi eventi causeranno al mercato del lusso francese, alcuni designer che avevano programmato i propri show a Parigi in occasione della Settimana della Haute Couture, hanno scelto di non mandarli in scena. Il primo è stato Hedi Slimane, direttore artistico di Celine che ha deciso di annullare la sfilata perché lo riteneva fuori luogo e sbagliato, mentre ieri la maison Balenciaga ha annunciato che non avrebbe più tenuto la propria festa, o «couture celebration,» nonostante lo show di questa mattina sia stato comunque presentato.