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Zara potrebbe alzare i prezzi?

In Arabia Saudita sono già quasi raddoppiati

Zara potrebbe alzare i prezzi? In Arabia Saudita sono già quasi raddoppiati

Inditex, la compagnia madre di Zara, ha riportato di recente ottime performance commerciali per il trimestre conclusosi ad aprile, con un aumento del 30% nel prezzo delle proprie azioni, anche grazie a un ritmo di vendite più costante delle aspettative. Ma a gonfiare così tanto i margini di Inditex sono state le politiche di pricing, differenziate attraverso diversi mercati nazionali: secondo Reuters, infatti, i prezzi di Zara negli Stati Uniti e in Messico sono più alti del 60% rispetto alla Spagna, mentre nei paesi del Golfo Persico alcuni item hanno un mark-up che si aggira tra il 71% e il 90% per prodotti dal prezzo assai più basso in Spagna. Dopo la chiusura del mercato russo, che rappresentava l’8,5% dei profitti globali, i mercati arabi sono diventati parecchio più importanti per il titano spagnolo ed è per questo che Zara ha aperto nella regione 22 boutique solo l’anno scorso vendendo gli stessi prodotti a prezzi maggiorati perché i mercati più ricchi possono tollerare spese più alte. Lo stesso sta lentamente avvenendo negli Stati Uniti – ma la stessa cosa potrebbe succedere anche in Europa?

È difficile che Inditex alzi i prezzi di Zara nel nostro paese data la sua presenza capillare nel paese in 88 negozi, circa uno per ogni 670.457 abitanti, simile a quella che ha già in Francia e in Spagna, dove i negozi sono ancora più numerosi e la concorrenza assai più presente. In generale, il funzionamento di questa politica di pricing si basa proprio sul mantenere i prezzi bassi nell’Eurozona e alzarli al di fuori. Per avere un senso della misura, l’anno scorso Zara possedeva solo 98 location in tutti gli Stati Uniti, con un negozio per ogni 3,4 milioni di abitanti – un livello di penetrazione nel mercato abbastanza basso al momento che però crea i presupposti per una strategia di espansione simile a quella verificatasi in Arabia Saudita. Al momento, dunque, questo pricing gonfiato in base al PIL nazionale, per così dire, sembrerebbe funzionare anche se un futuro rafforzamento dell’euro rispetto alle altre valute potrebbe costituire un rischio a lungo termine.